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Lapadula show in Coppa America: gol e assist, il Perù è pazzo del 'Bambino delle Ande'. E dei suoi abbracci
"Abbracciami come abbraccia Lapadula". Al debutto contro la Colombia, gara vinta dal Perù, dopo l'inno ha preso Cueva, alla sua destra, e lo ha stretto in un abbraccio fortissimo. Quando è stato sostituito, sempre contro i Cafeteros, ha stretto un membro dello staff tecnico. E nella notte, dopo l'assist a Carrillo, l'abbraccio con la Culebra, autore del 2-2 con l'Ecuador. Ancora prima dei gol, ecco la vera ragione della Lapadula-mania che ha colto il popolo della Bicolor: la passione. Poi viene tutto il resto. Che non è poco.
GOL E ASSIST - I presupposti si erano già visti in Ecuador, nelle qualificazioni sudamericane per Qatar 2022, con due assist per i compagni, che hanno portato alla prima vittoria nella corsa al Mondiale; questa notte, poi, è arrivato il primo gol. Col solito assist. Sotto 2-0 proprio contro l'Ecuador, nel giro di 6 minuti Gianluca Lapadula ribalta il match: primo il diagonale mancino vincente su genialata dell'Aladino Cueva, poi dribbling secco a far sedere il difensore, palla d'esterno dolce dolce per Carrillo e 2-2, 4 punti in classifica e qualificazione a un passo (basta non perdere contro il Venezuela).
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TUTTI PAZZI - Un messaggio sul telefono, nella notte, dal Perù, che dice: "Amigo, lo amo a Lapadula. Lo amo, te lo digo en serio. Que hombre, por favor!!!!!". Parole di un collega, voce del tifo peruviano, che è stato colpito al cuore dalla voglia di Gianluca Lapadula, capace di conquistare un popolo prima con l'abnegazione, poi con l'esempio, solo alla fine coi gol: canta l'inno a squarciagola dal giorno zero, nei periodi di riposo si cimenta in viaggi nei luoghi simbolo del Perù, terra natia di mamma Blanca, e poi in campo non molla un centimetro, non molla un pallone, non molla un avversario. Nessuno gli ha regalato niente, in carriera, a Lapadula, ha fatto il giro del mondo per ritrovarsi dall'altra parte del mondo, segnando un gol 'italiano' in Copa America a distanza di 17 anni da Massimo Margiotta. La Juve nelle giovanili, il Cesena, il Parma e il prestito a Nova Gorica, l'Abruzzo tra Teramo e Pescara, due anni da 54 gol, la 9 del Milan e i suoi 8 gol, il Genoa, poi Lecce e Benevento, 18 gol in due stagioni. Reti a raffica e passaggi a vuoto, infortuni e il giocarci sopra, ma una cosa non è mai mancata: il sacrificio. "Abbracciami come abbraccia Lapadula": la sua storia peruviana è appena iniziata.
Necesito un abrazo de #Lapadula para que se me reinicie mi Windows pic.twitter.com/6jmJGF5FMb
— Mariana Orizano Schreiber (@maorisch) June 21, 2021