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    Lapadula salva il Genoa e calma i tifosi. Petagna, hai poco di che lamentarti...

    Lapadula salva il Genoa e calma i tifosi. Petagna, hai poco di che lamentarti...

    • Renzo Parodi
      Renzo Parodi
    Pari e patta al "Mazza" di Ferrara: 1-1, gol di Felipe e Lapadula. Risultato abbastanza in linea con lo sviluppo del match. Traversa di Kouamé e gol, alquanto fortunoso, di Lapadula che colma lo svantaggio provocato dal gol di Felipe. La Spal ha invocato un calcio di rigore (contatto in area fra Romero e Floccari, ignorato da Massa e da Irrati al Var. Sei ammoniti, tre per parte (Felipe, Vicari, Petagna, Romero, Rolon, Lapadula) e un arbitraggio un po' corrivo da parte dell'arbitrio imperiese. Mancano un paio di cartellini gialli, uno, inevitabile, per Criscito. La Spal è quasi salva, dieci punti di margine sulla terz'ultima, l'Empoli, sono una dote ragguardevole a quattro turni dalla fine delle operazioni in campionato. Il Genoa dovrà ancora soffrire (+ 6 sui toscani), ma il punto conquistato a Ferrara peserà in maniera decisiva. Anche sul morale della squadra, e forse calmerà i bollenti spiriti dei tifosi scesi sul piede di guerra contro il presidente Preziosi.

    Prologo al match, la sconfitta dell'Empoli a Bologna. Sospirone di sollievo  soprattutto da parte del Genoa che resta comunque sui carboni ardenti. Nelle diciannove gare della gestione Prandelli i punti raccolti sono stati 19, uno a gara, marcia da salvezza risicata, ma pur sempre salvezza. Il problema è che il Vecchio Grifone ha perduto gli artigli: appena tre gol segnati negli ultimi nove match, nelle ultime cinque gare appena un pari (a Napoli) e quattro sconfitte. I punti di vantaggio sull'Empoli, prima del match di Ferrara, erano cinque, anzi sei per via degli scontri diretti favorevoli. Ma il passo lento e zoppicante della squadra rossoblù preoccupa i tifosi, che anche a Ferrara hanno disertato lo stadio (come a Marassi col Torino) in aperta contestazione al presidente Enrico Preziosi. Accusato - tra l'altro - di aver smantellato l'attacco a gennaio con la cessione di Piatek al Milan.

    I numeri parlano, l'anemia offensiva rossoblù è patente e ormai cronica. Perduto per squalifica Veloso, Prandelli aveva rimescolato per l'ennesima volta il mazzo, ripescando Mazzitelli, che aveva giocato l'ultima da titolare lo scorso 31 ottobre; e scegliendo Gunther anziché Biraschi nel terzetto difensivo. Prandelli dopo lo scivolone interno col Toro era stato ad un passo dall'esonero, Preziosi aveva contattato Ballardini (esonerato dopo 8 gare e 12 punti in classifica e ancora sotto contratto) sostituito da Juric, a sua volta esonerato dopo sei turni e due soli punti raccolti. Preziosi per convincerlo gli aveva offerto un sostanzioso premio-salvezza, rifiutato con il rilancio: "Voglio un contratto fino al giugno 2020". Fine della trattativa e conferma inevitabile per Prandelli che comunque a fine stagione lascerà Genova.

    La Spal con quattro punti di margine sul Genoa in teoria avrebbe dovuto scendere in campo e giostrare sul velluto, o quasi. Senonché le cose da subito si erano messe in salita per la squadra di Semplici, eccessivamente prudente e rattrappita nella propria metà campo. Semplici dalla panca mandava fulmini e saette ai suoi, invitandoli ad alzare il baricentro. I rispettivi moduli tattici speculari l'uno all'altro nei canonici 3-5-2 premiavano in avvio il Genoa, molto più reattivo e concreto della Spal, che subiva il primo giallo dopo tre minuti e mezzo (fallo di Felipe, sostituto dello squalificato Cionek) e concedeva ripartenze micidiali all'avversario. Su una di queste (minuto 12') il lungo lancio di Gunther in verticale sulla corsa di Kouamé liberava praterie per l'ivoriano. Bello il controllo in velocità, delizioso il lob sull'uscita in ritardo di Viviano col pallone, beffardo, a spazzolare la parte superoire della traversa spallina.

    Molti errori di misura di qua e di là, ha rischiato di diventare fatale il pasticcio di Mazzitelli sulla propria tre quarti (17'), un cortese regalo a Floccari fermato alla grande in scivolata da Romero al momento della battuta a rete dai quindici metri. Squadre lunghe e svagate, qualche fallo truculento, Massa si è accorto che non era il caso di tollerare. Meglio il Genoa, meno frenetico della Spal che si è rifugiato nel contropiede, ma Floccari al minuto 29' non ha avuto la mira giusta sul bel cross di Fares. Col trascorrere dei minuti la Spal è diventata meno timida e ha alzato il baricentro secondo i desideri di Semplici. Niente di straordinario, però. In mezzo al campo infatti il Genoa ha continuato a far valere i centimetri e il peso di Lerager, Mazzitelli, Radovanovic. Più incisivi e efficaci dei dirimpettai Murgia, Missiroli e Kurtic. Davanti però Kouamè dopo la aversa centrata in avvio è andato spegnendosi e Pandev non ha mai trovato il guizzo giusto.

    Senza Sanabria e  Favilli a Prandelli non è rimasto altro attaccante di Lapadula, un eroe alla rovescia che al Genoa in campionato non ha mai trovato la via del gol. Prandelli giocoforza gli ha dato l'ennesima chance, mandandolo in campo nella ripresa al posto di  Gunther. E ha avuto ragione. Estemporanee le iniziative al largo del genoano Lazovic (partenze alla Garrincha e arrivi regolarmente neutralizzati dai difensori spallini) e di Lazzari. L'agile aletta di Semplici però nel giro di un solo minuto (35'-36') ha colto due fiori sul prato del "Paolo Mazza": prima ha calibrato da inistra un cross al bacio sul quale si è avventato Murgia, la sua deviazione in corsa, con la fronte ha costretto Radu ad accartocciarsi accanto al palo per rintuzzare il pallone in corner. Dalla bandierina ancora Lazzari, spizzata di Vicari a prolungare la traiettoria del pallone per la testa di Felipe che non ha lasciato scampo a Radu: 1-0 Spal. Il dio del pallone ha voltato le spalle al Grifone che subito dopo il gol spallino ha perduto Mazzitelli per infortunio (ancora uno stiramento muscolare, il ragazzo è davvero sfortunato), sostituito da Rolon. E ha chiuso il tempo senza graffiare, anzi subendo un sinistro saltellante di Fares che Radu ha assorbito in due tempi.

    Ripresa. Dentro dunque Lapadula per risalire il punteggio sfavorevole. Prandelli ha risistemato la squadra con Pandev alle spalle del duo Lapadula-Kouamé, la linea dei difensori formata da Romero (il migliore dei suoi), Radovanovic e Zukanovic, con Lazovic, Lerager, Rolon e Criscito a centrocampo. E' nato così un 3-4-1-2. Alla Spal non è rimasto altro che  far girare palla e tentare di evitare l'assedio genoano. La squadra di casa aveva due dei tre difensori ammoniti (Felipe e Vicari, il centrale sarà squalificato) e non poteva permettersi di lasciar accendere il match tra scontri e duelli a tacchetti spianati. Il pari del Genoa è arrivato (11') proprio da Lapadula, dopo una serie di rimpalli tra Pandev e Kurtic Lapadula ha calciato scivolando sul piede di appoggio, il pallone rimbalzando a terra ha scavalcato Viviano, ed è terminato in rete: 1-1. La fortuna ha così riaggiustato i conti con la traversa colpita da Viviano. Semplici è corso ai ripari sostituendo l'acciaccato e ammonito Felipe con l'ex sampdoriano Regini. Disatroso, in verità.

    Raggiunto il pareggio il Genoa ha dato l'impressione di avere più fame della Spal, un po' tramortita dal gol di Lapadula. Ma è stata appunto un'impressione, il match infatti è tornato rapidamente a pendere dalla parte dei padroni di casa, tra pause stucchevoli e repentini strappi, come al 19': un contatto in area fra Romero e Floccari ha fatto gridare al rigore il pubblico del "Mazza". Massa ha deciso che non era successo niente e Irrati e Marrazzo, al Var, lo hanno confortato con un silent check negativo. Al minuto 21' Prandelli si è coperto con Biraschi (fuori Pandev) passando al 4-4-2. Semplici ha risposto (26') buttando dentro un attaccante per un attaccante, Antenucci per Floccari. Mezz'ora di gioco, britta uscita alta di Radu su Kurtic, il colpo di testa di Kurtic è vincente, anzi no, Romero in recupero disperato è riuscito a ricacciare il pallone proprio sulla linea di porta. Il finale è stato un monologo tutto della Spal, Massa ha perdonato Criscito (ennesimo fallo su Lazzari) e il Genoa ha retto gli assalti disordinati dei padroni di casa. Semplici ha messo mano anche all'ex Paloschi per Petagna che è uscito rabbuiato, senza ragione perché il capocannoniere della Spal ha giocato davvero male. Mai contenti, questi ragazzi...  

    IL TABELLINO

    Spal-Genoa 1-1 (primo tempo 1-0)


    Marcatori: 34' p.t. Felipe (S), 11' s.t. Lapadula (G)

    Assist: 34' p.t. Vicari (S)

    Spal (3-5-2): Viviano; Bonifazi, Vicari, Felipe (dal 14' s.t. Regini); Lazzari, Kurtic, Missiroli, Murgia, Fares; Floccari (dal 26' s.t. Antenucci), Petagna (dal 40' s.t. Paloschi). All.: Semplici.

    Genoa (3-5-2): Radu; Gunter (dal 1' s.t. Lapadula), Romero, Zukanovic; Lazovic, Lerager, Radovanovic, Mazzitelli (dal 40' p.t. Rolon), Criscito; Pandev, Kouame. All. Prandelli

    Arbitro: Massa di Imperia

    Ammoniti: 4' p.t. Felipe (S), 38' p.t. Vicari (S), 8' s.t. Petagna (S), 16' s.t. Romero (G), 21' s.t. Rolon (G)

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