Calciomercato.com

  • Lana, il figliol prodigo del Milan: scappò per fondare l'Inter, si pentì e tornò segnando nel derby. Ha 3 record curiosi

    Lana, il figliol prodigo del Milan: scappò per fondare l'Inter, si pentì e tornò segnando nel derby. Ha 3 record curiosi

    • Alessandro Bassi
      Alessandro Bassi
    Nei giorni del compleanno del Milan ricordiamo uno dei primi giocatori simbolo della storia rossonera: Pietro Lana è stato un pioniere che ha legato la sua carriera alla società milanese. Lana ha segnato la prima storica rete della Nazionale, è stato il primo calciatore a segnare una rete nel primo derby milanese ed è stato probabilmente il primo calciatore a smentire pubblicamente rumors di calciomercato!

    LA PRIMA RETE ROSSONERA NEL DERBY DI MILANO - Nato a Milano nell'ottobre del 1888, dopo aver iniziato a dare i primi calci sul campetto di Piazza Risorgimento Pietro Lana interno sinistro minuto e guizzante, di discreta tecnica, lega la sua carriera calcistica ai colori del Milan. Con i rossoneri gioca, infatti, dal 1908/09 al 1914 segnando 19 reti in 52 partite. Se è vero che ha legato il suo nome al Milan è altrettanto vero che Lana è stato tra i soci dissidenti che dal Milan fuoriuscirono per fondare l'Internazionale. Gli avvenimenti sono noti. Nel 1908 la Federazione – prevalendo in quel periodo la componente autarchica della ginnastica – aveva escluso dal campionato i giocatori stranieri. La decisione aveva sollevato le proteste delle società più forti del momento – imbottite di stranieri – Genoa e Milan su tutte. La decisione di rinunciare al campionato dilaniò il Milan, tanto che nel marzo del 1908 alcuni soci si riunirono per fondare una nuova società. L'Internazionale, appunto. Tra i dissidenti rossoneri che danno vita all'Internazionale vi è anche il giovanissimo socio milanista Pietro Lana che, però, pare pentirsi subito del passo compiuto, tanto che con i nerazzurri non giocherà mai. Anzi, proprio all'Internazionale Lana segna la prima rete rossonera nella storia del derby milanese, nell'ottobre del 1908. La partita venne giocata a Chiasso, il Milan vinse 2 a 0 e la prima rete la segnò proprio Pietro Lana.

    LA PRIMA RETE DELLA NAZIONALE ITALIANA - Lana quindi lega il suo nome alla prima rete nella storia del derby milanese, ma è per un'altra “prima volta” che il nome di Pietro Lana resta impresso nella storia del calcio italiano. L'occasione la conosciamo tutti e abbiamo già avuto modo di scriverne. Il 15 maggio 1910 all'Arena Civica di Milano la Nazionale italiana giocò la sua prima partita ufficiale. Pietro Lana fu il vero mattatore dell'esordio della Nazionale con la prima rete in assoluto messa a segno dall'Italia e anche con il primo rigore realizzato dalla Nazionale: al termine della gara saranno ben tre le reti segnate da Lana. Anche le uniche, per la verità, di Lana con la maglia azzurra – pardon: bianca. Lana verrà convocato ancora per la partita a Budapest poi la sua avventura in Nazionale finirà per sempre.

    NO, DAL MILAN NON ME NE VADO! - Insomma, non certo un fromboliere ma un calciatore che ha avuto la sorte di legare il suo nome a due “prime volte” affatto banali. Ecco, in tema di “prime volte” Pietro Lana è stato protagonista anche di un fatto davvero curioso e poco noto. Siamo agli inizi degli anni '10 del XX secolo, in Italia il calcio è puro dilettantismo, non esiste il calciomercato, anche se alcune società facoltose cercano in tutti i modi di accaparrarsi i giocatori più forti del momento. Il 9 dicembre del 1912 sulle colonne de La Gazzetta dello Sport appare un curioso trafiletto, voluto – da quanto scrive il giornalista – da Lana stesso. È una breve dichiarazione con la quale Pietro Lana conferma il suo amore per i colori rossoneri, una secca e precisa smentita su un suo possibile trasferimento ad altro club:

    (...) egli non ha mai avuto intenzione di abbandonare il Milan Club, di cui si onora di essere e di rimanere socio. Se non figura attualmente nei matches, si è perché egli è ancora in condizioni precarie per le febbri malariche contratte nel suo soggiorno in Libia”.

    Se non è una smentita in piena regola poco ci manca. Probabilmente è la prima volta che un calciatore smentisce voci di un possibile passaggio ad altra società. Senz'altro è una testimonianza d'amore nei confronti del Milan, la squadra per la quale Lana giocherà per tutta la sua carriera, ad eccezione di una decina di gare giocate durante il periodo bellico con il Brescia. Terminata la Grande guerra, chiusa la sua avventura calcistica, Lana si allontanerà per sempre dal mondo del football.


    (Alessandro Bassi è anche su http://storiedifootballperduto.blogspot.it/)

    Altre Notizie