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Inter: lampi di Karamoh per la Champions, ma il futuro è da scrivere
Lampi di Karamoh in questo finale di stagione che per l'Inter deve fare rima con Champions League, per questioni di prestigio ed economiche. Spalletti ha bisogno di tutti e non può lasciare nulla di intentato pur di centrare quello che è l'obiettivo dichiarato di inizio stagione e anche per l'ex gioiello del Caen (acquistato in prestito biennale con riscatto obbligatorio fissato a 5,5 milioni di euro) potrebbe aprirsi prospettive interessanti. Impatto positivo col suo ingresso a gara in corso contro il Torino, tra i giocatori più in evidenza nel netto successo contro il Cagliari di ieri sera, nella quale qualche errore di misura sotto porta ha macchiato la sua prova. E suscitato la reazione non proprio morbidissima del suo allenatore, che crede nelle qualità del ragazzo ma a cui chiede meno ricami e più concretezza.
LE QUALITA' CI SONO - Una dimostrazione di come la crescita di uno dei migliori talenti espressi dal calcio francese nella passata stagione sia ancora lontana dal potersi considerare completata. Questione di testa, questione di mentalità, dettagli che in un club dal blasone e le ambizioni importanti come l'Inter fanno la differenza. Nei 348 minuti disputati in Serie A e nei 68 in Coppa Italia contro il Pordenone, Karamoh ha mostrato quello che è attualmente il suo repertorio: doti tecniche indiscutibili, grande rapidità e movimenti da attaccante vero, che non può però accontentarsi di aver segnato soltanto un gol in relazione al numero di opportunità che gli sono capitate per migliorare il suo bottino. Spalletti ha intravisto un grande potenziale e contro un certo tipo di squadre lo considera più funzionale rispetto a un Candreva non in perfette condizioni fisiche da qualche settimana a questa parte.
IDEA PRESTITO - Una convinzione nelle qualità del giocatore franco-ivoriano tale da valutare per la prossima stagione la soluzione del prestito a una società che gli consenta di giocare più spesso. L'opportunità migliore per testare la solidità mentale del ragazzo e comprendere la sua capacità di offrire prestazioni di livello in un arco temporale più ampio. Un'opzione quella dell'addio a titolo temporaneo per Karamoh che sarà legata alle altre scelte di mercato dell'Inter per la prossima stagione, dal futuro di Candreva al possibile arrivo di altri concorrenti nella batteria degli attaccanti esterni, dal bolognese Verdi sino al sogno chiamato Chiesa.
LE QUALITA' CI SONO - Una dimostrazione di come la crescita di uno dei migliori talenti espressi dal calcio francese nella passata stagione sia ancora lontana dal potersi considerare completata. Questione di testa, questione di mentalità, dettagli che in un club dal blasone e le ambizioni importanti come l'Inter fanno la differenza. Nei 348 minuti disputati in Serie A e nei 68 in Coppa Italia contro il Pordenone, Karamoh ha mostrato quello che è attualmente il suo repertorio: doti tecniche indiscutibili, grande rapidità e movimenti da attaccante vero, che non può però accontentarsi di aver segnato soltanto un gol in relazione al numero di opportunità che gli sono capitate per migliorare il suo bottino. Spalletti ha intravisto un grande potenziale e contro un certo tipo di squadre lo considera più funzionale rispetto a un Candreva non in perfette condizioni fisiche da qualche settimana a questa parte.
IDEA PRESTITO - Una convinzione nelle qualità del giocatore franco-ivoriano tale da valutare per la prossima stagione la soluzione del prestito a una società che gli consenta di giocare più spesso. L'opportunità migliore per testare la solidità mentale del ragazzo e comprendere la sua capacità di offrire prestazioni di livello in un arco temporale più ampio. Un'opzione quella dell'addio a titolo temporaneo per Karamoh che sarà legata alle altre scelte di mercato dell'Inter per la prossima stagione, dal futuro di Candreva al possibile arrivo di altri concorrenti nella batteria degli attaccanti esterni, dal bolognese Verdi sino al sogno chiamato Chiesa.