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L'AIA passa al contrattacco: pronte le vie legali contro la fonte anonima, tutti i motivi
I MOTIVI – Sostanzialmente, sempre secondo quanto viene riportato, l’intera classe arbitrale sarebbe sull’orlo di una profonda crisi di nervi, stanca delle continue accuse perpetrate nei loro confronti. La vera prova del nove, per comprendere lo stato d’animo degli arbitri, avverrà stasera, durante la prima sfida del weekend di campionato a Cagliari. Partendo da Orsato e Mazzoleni, due tra i più esperti e anziani direttori di gara e con le posizione più ferree, filtrano sensazioni negative sulla volontà di andare in contro a nuove polemiche, ma una soluzione va trovata al più presto e Rocchi, designatore, sta cercando di mantenere la tranquillità all'interno del gruppo. Oggi l’AIA tirerà le file e, se ci saranno risvolti in tema di tutela, si deciderà di procedere immediatamente per vie legali, in modo tale da tutelare l’intera sezione di arbitri (composta da 32855 associati) che ogni giorno va in campo, dal professionismo alla dilettantistica.
LE ACCUSE DELL’ARBITRO: ‘COSI’ SI FALSA LA SERIE A’
LE ACCUSE – Secondo quanto fatto vedere da Le Iene, un arbitro in attività in Serie A ha parlato, in forma anonima, denunciando 'gravi anomalie' del sistema arbitrale in Italia: dagli errori commessi dai colleghi in campo e non sempre corretti da quelli al VAR, la scelta delle immagini mostrate al pubblico per giustificare alcune decisioni prese, fino all'annuncio di cinque tra arbitri e assistenti intento a ricorrere alle vie legali contro l'AIA. "Se le valutazioni dipendono da dinamiche, diciamo politiche, allora in questo modo c'è il rischio che si falsino i campionati", sostiene la fonte anonima.
LA REPLICA DELL’AIA: ‘ACCUSE INACCETTABILI, PORTATE PROVE’