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L'accusa di Sacchi: 'Vincere con i bilanci in rosso è rubare. Napoli? L'ignoranza non aiuta'
Sul calcio offensivo.
"Qualche movimento c'è, si muovono tutti, ma sempre in ritardo. Gli strateghi non sono moltissimi, anche le squadre più piccole cercano di migliorarsi, ma è il paese che non si migliora. E questo cade sul calcio, anche. Arriviamo sempre in ritardo, è un paese che ha illuminato il mondo fino ai romani, dopo sempre meno. Oggi parliamo solo, ogni partito ha cinque o sei correnti interne. Uno per uno è sempre uno. Poco tempo fa sono stato premiato in Croazia, parlando con loro sentivo che tutti la pensavano nello stesso modo. La maggior parte degli allenatori guardano i piedi, le individualità. Io guardavo la testa delle persone, non volevo giocatori già affermati. È un paese dove le squadre sono in rosso, di bilancio, perché sono tattici. E non danno un gioco, cerca di sfruttare l'errore altrui, allora deve mettere un calciatore di grande valore. Aiuta poco la squadra e poi approfitta dell'errore altrui. Vincere con i bilanci in rosso è rubare".
Sul Napoli. Com'è possibile cambiare in poco tempo, nei risultati e nel modo di giocare?
Me lo aspettavo, il Napoli ha compiuto un capolavoro, giocando un calcio piacevole, divertente, con una mentalità vincente, c'era uno spirito di squadra, una motivazione individuale, c'era un gioco. Non costano nulla, queste cose. Immaginavo che alcuni giocatori che avevano dato molto, quest'anno meno. Qualcuno è andato via, ma è stato sostituito dagli altri, non sempre si azzecca. L'allenatore è andato via, era uno stratega. Hanno preso un altro stratega? Io non credo. Difficilmente ci saranno risultati. Il club è fondamentale. Ha perso la pazienza il presidente? È un errore. Il gioco non costa nulla, quando c'è un problema si prende un calciatore. Purtroppo l'ignoranza non aiuta".