Un duro attacco, che avrà delle conseguenze. Alexandre Lacazette, attaccante del Lione, non ci sta e attraverso le colonne de L'Equipe punta il dito contro il presidente Jean-Michel Aulas e l'allenatore Hubert Fournier, colpevoli di aver reso pubbliche le cifre dell'ingaggio proposto per mettere pressione al giocatore prima della firma del rinnovo fino al 2019: "Sono rimasto deluso e ferito, quando parla (Aulas ndr) fa sempre passare i giocatori dalla parte del torto. Perché rivelare le cifre del mio ingaggio? Non l'ha mai fatto con nessun altro giocatore. E allora perché proprio io che ho sempre dato tutto per questo club. Poteva semplicemente dire "ha chiesto tanto, troppo" ma perché dire la cifra? Mi ha fatto sembrare come una persona che non sono. Alla fine la questione era molto semplice perché volevo rimanere. L'inizio difficile? (1 gol in 6 partite ndr) Non mi sono sentito coinvolto nella giusta maniera. Sono stato pessimo in certe partite, ho giocato male, è vero. Ma avevo dei forti dolori alla schiena. Volevo aiutare la squadra e alla fine la situazione mi si è ritorta contro. L'allenatore poteva difendermi, lo avrei preferito. Invece mi ha spinto sempre più giù dando ragione ai tifosi che mi criticavano". ADDIO A GENNAIO - Lo sfogo di Lacazette ha aperto una profonda crisi all'interno del Lione. Secondo la stampa francese il fresco prolungamento del contratto non esclude colpi di scena a gennaio. Se, come sembra, la frattura non si ricomporrà, l'attaccante a segno 27 volte la scorsa stagione sarà offerto al miglore offerente. Con Paris Saint-Germain e Arsenal in pole position.