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    La voglia di Milan e le parole di Boban non bastano: a Krunic serve tempo

    La voglia di Milan e le parole di Boban non bastano: a Krunic serve tempo

    • Federico Zanon
    AAA cercasi Rade Krunic. Non disperatamente, ma con un po' di apprensione. Il primo acquisto dell'estate rossonera continua a rimanere lontano dai radar di Giampaolo, che nelle prime due partite di campionato contro Udinese e Brescia l'ha dimenticato in panchina, preferendogli l'adattato Borini, e sembra intenzionato a confermare la sua decisione anche a Verona contro l'Hellas, nel posticipo della terza giornata. Là in mezzo le gerarchie, al momento, sono definite, con Bennacer davanti alla difesa e con Paquetà, Calhanoglu o Kessie mezzale. Ciò significa che l'ex giocatore dell'Empoli, pagato 8 milioni, parte in seconda fila, deve rincorrere. Per prendersi qualcosa che al momento non è suo.

    HA RAGIONE BOBAN? - Uno scenario figlio di quello che è successo negli ultimi mesi. Krunic è sbarcato nel club dei suoi sogni, per il quale fa il tifo fin da bambino portandosi dietro un infortunio muscolare che ha condizionato tutta la preparazione. Giampaolo in questo inizio di stagione ha puntato su giocatori in salute, capaci di assimilare il suo credo in tempi rapidi. Da questo punto di vista il bosniaco, che ha giocato titolare contro il Liechtenstein ed è stato tutta la partita in panchina contro l'Armenia, è preparato, avendo avuto Giampaolo a Empoli, ora deve ritrovare la condizione. Le qualità sono innegabili, ora serve fare qualcosa di più per dare ragione a Boban, che a La Gazzetta dello Sport  aveva dichiarato "I grandi nomi possono anche non corrispondere ai giocatori giusti: Kakà lo conosceva qualcuno quando è arrivato?" .

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