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    La vittoria di Gattuso: con il suo gioco e Higuain, il Milan è da quarto posto

    La vittoria di Gattuso: con il suo gioco e Higuain, il Milan è da quarto posto

    • Giancarlo Padovan
    Dove sono adesso quelli che volevano la testa di Rino Gattuso, l’avvento di Antonio Conte, il cambio del sistema di gioco, l’arrivo di giocatori finalmente da Milan? Tutti zitti, spero, almeno fino a giovedì quando l’allenatore si giocherà, contro l’Olympiacos, in Europa League, il secondo bonus che la società gli avrebbe concesso (il terzo sarà domenica con il Chievo). La vittoria sul Sassuolo (un 4-1 quasi glorioso) non basta ancora per svoltare, ma certamente cancella il rischio di un’altra settimana di psicodrammi collettivi, accuse, sinedri, processi e tavole rotonde.

    Ci voleva una grande squadra per fare risultato sul campo del Sassuolo (terzo in classifica da solo fino a prima che giocasse l’Inter sabato) contro un avversario, allenato da De Zerbi, che stava producendo forse il miglior calcio della Serie A. Il problema del Milan, meravigliosamente risolto da Gattuso con Castillejo falso centravanti, era che per la seconda trasferta consecutiva mancava di Higuain; che Borini, suo sostituto a Empoli, era in panchina acciaccato; che Cutrone, entrato a venti minuti dalla fine, non è ancora guarito da un problema alla caviglia. Chi segnerà - si chiedevano tutti -, ben sapendo che a Suso non riusciva dal 4 febbraio, che Castillejo non è un bomber e che i centrocampisti stentano ad inserirsi e a concludere da fuori?

    Invece, al culmine di una prestazione superba, in cui il Milan ha mostrato di avere qualità di gioco, palleggio, costruzione della manovra, abilità nelle ripartenze, tutto o quasi quel che serve per ricominciare a correre e arrivare lontano, il punteggio - oltre al risultato - parla in maniera inequivocabile a favore dei rossoneri. I quali, dopo aver colpito una traversa con Suso al 4’, hanno segnato con Kessie (39’), raddoppiato con Suso (49’) a 1737 minuti di distanza dall’ultima marcatura, triplicato con Castillejo (60’), chiuso ancora con Suso (94’) dopo una punizione respinta dalla barriera.

    Sul 3-0 per il Milan, il gol di Djuricic (68’) che, ben lungi dal riaprire la partita, aveva dato un po’ di slancio ad un Sassuolo troppo dedito all’errore tecnico una volta conquistata palla. Locatelli ha perso il contrasto con Kessie in occasione del primo gol. Si era sulla trequarti rossonera, ma la mezzala milanista ha piantato uno scatto di quasi settanta metri nel cuore di un centrocampo avversario completamente scoperchiato. Ha toccato il pallone sei volte, potendo servire Castillejo a destra e Bonaventura a sinistra, in un tre contro due da manuale del contropiede. La conclusione da fuori era forse la meno consigliata, ma Kessie non ha sbagliato e il Sassuolo è andato al riposo confuso e stordito.

    Eppure, a contar le occasioni e il possesso di palla, la partita era stata equilibrata fin quasi alla conclusione del primo tempo. Se, da una parte, dopo l’opportunità di Suso, anche un pallonetto di Kessie era stato salvato sulla linea da Lirola, dall’altra, esattamente nel giro di tre minuti (tra il 31’ e il 34’), Di Francesco, prima su assist di Berardi, poi su assist di Boateng, aveva mancato due gol. Nel primo caso il suo tiro era finito sulle gambe di Donnarumma. Nel secondo, è stato invece prodigioso l’intervento di Abate a mezzo metro dalla linea. Da notare, però, come a innescare l’azione del Sassuolo, fosse stato Bonaventura (per il resto più che sufficiente) con uno sciagurato passaggio all’indietro.

    Ma il Milan era di una pasta diversa rispetto a quello di Empoli: con Abate e Rodriguez esterni bassi al posto dei tiepidi Calabria e Laxalt, la difesa è parsa più compatta. A centrocampo molte volte Suso ha cercato il cambio di campo o per lo stesso Calhanoglu o per Bonaventura. Davanti, Castillejo, bravo a creare spazio per l’inserimento dei compagni, si è battuto nella pressione individuale in maniera quasi assatanata. Non so se l’1-0 del Milan all’intervallo rispecchiasse una superiorità. So, però, che ha conferito lucidità a Gattuso e ai giocatori. La ripartenza poteva essere l’arma letale e, dopo appena quattro minuti della ripresa, Bonaventura è andato a cercare Suso, con un lancio millimetrico. Lo spagnolo ha domato il pallone, è rientrato sul sinistro e ha messo in rete. Grande gol. Bissato, poco dopo, da quello di Castillejo ( sempre di sinistro), servito al limite dell’area da Calhanoglu, mentre il Sassuolo perdeva sia le misure, sia i riferimenti.

    A mezzora dalla fine, molto era compiuto e il Milan ha cominciato a vedere una luce in fondo al tunnel. Fossi stato in De Zerbi avrei inserito prima Babacar (ultimo cambio al 75’), piuttosto che due trequartisti (Boga per Di Francesco e Djuricic per Bourabia entrambi al 57’). Però Djuricic ha segnato e, quindi, l’allenatore del Sassuolo non ha avuto tutti i torti.  Il Milan, più preoccupato che stanco, ha abbassato le linee negli ultimi venti minuti, ma l’ingresso di Cutrone per Castillejo ha avuto il potere di allungare il Sassuolo.

    Rispetto a Empoli, dove il Milan aveva segnato un gol solo, in Emilia sono stati cancellati quasi del tutto gli errori individuali e questo senza ricorrere alla palla lunga. Anzi. Perciò ribadisco quel che penso: Gattuso è un buon allenatore e il Milan una formazione che, con Higuain e, magari, un altro al posto di Biglia, può arrivare nei primi quattro posti. Per adesso - ma era successo pure prima, anche se con qualche colpevole amnesia nella gestione - la squadra gioca a calcio meglio di molti altri che in classifica le stanno davanti.

    @gia_pad



    IL TABELLINO

    Sassuolo-Milan 1-4 (primo tempo 0-1)

    Marcatori: 39' p.t. Kessié (M), 3' s.t. Suso (M), 15' s.t. Castillejo (M), 23' s.t. Djuricic (S), 45' + 4' s.t. Suso (M).     

    Assist: 3' s.t. Bonaventura (M), 15' s.t. Calhanoglu (M), 23' s.t. Rogerio (S)

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Lirola, Marlon, Ferrari, Rogerio; Bourabia (11 s.t. Djuricic), Locatelli, Sensi;   Berardi (29' s.t. Babacar), Boateng, Di Francesco (11' s.t. Boga).  All. De Zerbi

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate (45' s.t. Calabria), Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Biglia, Bonaventura; Suso, Castillejo (25' s.t. Cutrone), Calhanoglu (30' s.t. Laxalt).  All. Gattuso

    Arbitro: Sig. Giacomelli di Trieste

    Ammoniti: 16' p.t. Biglia (M), 24' s.t. Rogerio (S)

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