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    La via crucis di Bernardeschi

    La via crucis di Bernardeschi

    • David Fabbri
    Federico Bernardeschi ha stupito tutta Italia nella bellissima gara giocata domenica a Cagliari e che è valsa la vittoria per la sua Fiorentina. Ma una delle domande che più ha tenuto banco negli ambienti vicini alla squadra gigliata da un anno a questa parte è stata quale fosse il vero ruolo del classe '94 viola, o meglio, quello a lui più indicato. Il talento di Carrara in questi mesi si è visto schierare infatti in svariate collocazioni tattiche nelle quali la maggior parte delle volte non è riuscito a dare il meglio di sé. Se nella raggiante prima metà della passata stagione Paulo Sousa aveva trovato per il suo giocatore una chiara posizione in campo nella quale rendeva piuttosto bene, ovvero sulla fascia destra, ultimamente abbiamo visto il numero 10 gigliato tappare più zone del campo lasciate scoperte. Il risultato non è stato certo dei migliori, soprattutto quando Bernardeschi si è trovato schierato a gara in corso sulla sinistra dove l'anno scorso sgroppava in pianta stabile Marcos Alonso trasferitosi al Chelsea nella parte finale dell'ultimo mercato.

    Dopotutto  la sua consacrazione è arrivata giocando sull'out di destra meritandosi addirittura un posto in Nazionale, prima all'Europeo con Conte e poi con Ventura. Ma in tempi recenti lo stravolgimento di posizione è stato ancora più evidente, tanto che con la maglia azzurra l'ex tecnico del Torino è arrivato a schierarlo addirittura interno di centrocampo affidandogli così anche dei determinati compiti difensivi. Un incarico questo di certo grande responsabilità e sacrificio, ma nella quale il giovane giocatore viola non ha ben figurato e non ha potuto mettere in luce le sue grandi qualità offensive. Queste ultime sono state difficili da esprimere in un ruolo del genere per uno come lui, che spesso ha dichiarato di sentirsi a suo agio soprattutto sulla trequarti. In effetti anche l'anno scorso, pur giocando sulla fascia di sua competenza a grandi livelli mettendo in risalto velocità e tecnica, i gol sono mancati. Ed ecco perché Sousa sembra infatti essersi deciso a schierare in campo Bernardeschi come attaccante aggiunto, dandogli maggiore libertà in campo in modo da poter svariare a destra e al centro come un vero fantasista con un minor numero di  compiti difensivi.

    Ma ecco che contro il Cagliari, dopo tante gare brutte e sottotono per i motivi sopra citati, uno dei talenti più cristallini del calcio italiano sforna una delle prove in campo più belle della sua carriere, con tanto di doppietta, assist e grandi numeri. E domani a Firenze arriva il Crotone, squadra dove il giovane Federico esplose tre anni fa nel ruolo di ala destra nel tridente d'attacco di mister Drago. Per la serie paese che vai, ruolo che trovi.

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