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La verità di Cassano: 'La Sampdoria, Ferrero e la Cina: ecco come è andata'
"Io non ho mai avuto problemi nè con i tifosi del Genoa, nè con quelli della Lazio" attacca Cassano. "Prima dei derby ho sempre fatto un po' di battutite, ho detto un po' di spacconate, ma è una cosa complicata da fare, perchè se lo vinci passi come un eroe, ma se lo perdi... passi per altro. Pensate che una volta ho detto: 'Mi sa che quelli del Genoa oggi sono un po' pallidi', poi Milito ci ha fatto tre gol. Me li ricordo ancora adesso".
Con la Samp per la verità i rapporti non sembrano essere del tutto incrinati: "Devo ringraziare pubblicamente Ciccio Pedone, che mi fa allenare con i ragazzi della Primavera, facendomi sentire giovane. E pensare che mi fanno correre tanto, che è una cosa che ho sempre detestato nella vita. Con Ferrero e Romei mi sono lasciato in grande serenità, senza polemiche. All'inizio della stagione hanno deciso che dovevano puntare su altri calciatori e su altre idee, più su giocatori più giovani che su di me. Io però voglio ancora giocare, divertirmi perché vivo prima per la famiglia, e dopo per il calcio".
FUTURO - "Se mi dovesse arrivare una proposta interessante che mi attira la prenderei con entusiasmo" spiega ancora Cassano. "Sì, dalla Cina mi avevano chiamato, ma per me il calcio è quello in Europa. Non sono uno di quelli che va in Cina e poi dice che 'sposa un progetto', perchè in realtà l'unica cosa che sposano è il grano. La Juve fa un campionato a sé, solo lei può perderlo. E' troppo più forte delle altre. Totti? Può ancora giocare un paio d'anni e divertirsi. Magari 10 anni fa avrebbe fatto più fatica, ora invece può continuare per un paio d'anni".