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La vendetta di Insigne: il Torino lo scartò perché troppo basso
IL PROVINO AL TORINO - Aveva quattordici anni, Insigne, quando con il suo fine tocco di palla, la sua tecnica, già superiore a quella di molti coetanei, cercò di guadagnarsi la maglia granata, quella che avrebbe potuto fargli realizzare il sogno di diventare un calciatore professionista. Non bastò dimostrare di avere dei piedi migliori rispetto a molti altri adolescenti: il Torino lo scartò per via della statura. Era bravo ma troppo basso, gli dissero. Una frase che gli era già stata ripetuta altre volte in passato e così, dopo quell'ennesimo tentativo di trasformare in realtà il proprio desiderio più grande, Insigne pensò anche di appendere le scarpette al chiodo e rinunciare al proprio sogno. Un'idea, questa, che fortunatamente per lui svanì in fretta. Arrivò poi la chiamata del Napoli e da quel momento in poi la storia calcistica dell'attaccante è nota a tutti.
TORO SCARTATO DAI SUOI 'SCARTI' - L'ultimo capitolo di questa storia è stato scritto quando Insigne ha trascinato il suo Napoli alla vittoria con il Torino. Ironia della sorte, il terzo gol della squadra di Ancelotti a quella di Mazzarri è stato realizzato da Verdi, altro giocatore scartato dalla società granata: nel caso dell'ala ex Bologna la statura però non c'entra, fu l'ex tecnico Ventura a bocciare troppo in fretta il calciatore.