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    Inter-Fair Play Uefa: obiettivo pareggio di bilancio e può partire un big a giugno

    Inter-Fair Play Uefa: obiettivo pareggio di bilancio e può partire un big a giugno

    • Emanuele Tramacere
    La Uefa non molla il colpo in tema Fair Play Finanziario e, soprattutto dopo le ultime rivelazioni di Football Leaks non ha intenzione di fare ulteriori sconti. In attesta di capire cosa ne sarà dal Milan, fra i club ancora sotto regime di Settlement Agreement c'è anche e soprattutto l'Inter che anche in questa stagione dovrà rispettare i rigidi paletti sottoscritti nell'ormai lontano 2014/15 da Erick Thohir con l'organo di controllo della Federcalcio Europea.

    COSA MANCA? -
    L'Inter è una società ritenuta virtuosa dalla Uefa e per questo le è stato accordato, la scorsa estate, di prolungare il Settlement Agreement per un'altra stagione nonostante il completamento, solo parziale, degli obiettivi prefissati. Al termine dell'anno, chiudendo il bilancio dell'annata 2018/2019, dovranno essere rispettati in particolare due obiettivi che lo scorso 30 giugno erano, seppur di poco, oltre i limiti. Il primo è ovviamente quello del pareggio di bilancio (l'anno scorso chiuso a circa -18 milioni) e il secondo è l'abbattimento delle quote ammortamento dei cartellini.

    PLUSVALENZE? LE CONDIZIONI - Si è parlato molto nell'ultimo periodo della necessità, anche nel corso di questa annata, di realizzare altre importanti plusvalenze da chiudere entro il 30 giugno 2019. Uno scenario possibile ma non strettamente obbligatorio. Molto infatti dipenderà da come andranno i conti del club nel corso dell'anno. Tanto inciderà da quanto andrà avanti il percorso in Champions League (con relaitvi introiti) e tanto dipenderà anche dalla costante crescita dei ricavi che Suning ha e sta continuando a mettere in atto. Tanto, infine, dipenderà anche dalle strategie di mercato del club nerazzurro in merito ai numerosi prestiti con diritto di riscatto chiusi la scorsa estate e che riguardano in particolare Matteo Politano, Sime Vrsaljko e Keita Baldé.

    PUO' PARTIRE UN BIG - È ovvio che se tutte queste condizioni o anche solo una di queste dovesse andare in porto l'Inter sarebbe costretta a realizzare plusvalenze per chiudere in pareggio il proprio bilancio. Va anche considerato che nel dato dei ricavi da 347 milioni dell'ultimo bilancio sono considerate proprio le plusvalenze chiuse la scorsa estate. Analizzando l'andamento della Primavera appare al momento difficile ipotizzare di racimolare la giusta cifra tramite la cessione dei giovani e allora lo scenario più probabile potrebbe essere quello della cessione di uno dei big presenti attualmente in rosa. Milan Skriniar è quello che permetterebbe in un colpo solo sia di realizzare una plusvalenza notevole (è già stato detto no a diverse offerte che toccavano quota 60 milioni) sia di abbassare e le quote ammortamenti (il valore complessivo del suo cartellino era di 33,9 milioni). L'altro candidato ideale è invece Ivan Perisic che già la scorsa estate è stato a un passo dall'addio, ha tanti estimatori e potrebbe ritenere concluso il suo ciclo in nerazzurro. Vanno infine considerate le clausole rescissorie presenti nei contratti di Marcelo Brozovic (60 milioni) e Mauro Icardi (110 milioni) su quelle l'Inter non ha voce in capitolo, ma rappresenterebbero per entrambi una plusvalenza quasi totale.

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