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    La Uefa non vuole rinunciare a un Europeo coi tifosi: Bilbao, Dublino e Glasgow rischiano il taglio

    La Uefa non vuole rinunciare a un Europeo coi tifosi: Bilbao, Dublino e Glasgow rischiano il taglio

    L'inizio dell'Europeo, rimandato a questa estate per l'emergenza Covid, è fissato tra 99 giorni ma i timori della Uefa sulla possibilità di garantire al 100% la versione itinerante della competizione sono ancora molto forti. Il riesplodere dei contagi nelle ultime settimane, le situazioni delicate di alcuni Paesi hanno messo in allarme il massimo organismo europeo, pronto a un brusco cambio di rotta.

    Se l'Inghilterra - che sta portando avanti una campagna vaccinale a ritmi molto importanti - ha addirittura avanzato la candidatura a ospitare tutte le partite del torneo, la Uefa medita di escludere alcune città dal piano originario di avere 12 sedi differenti per la disputa delle partite. Nello specifico, Bilbao, Dublino e Glasgow non offrono al momento le necessarie rassicurazioni sul numero di tifosi che potranno accedere tra giugno e luglio negli stadi, visto e considerato che la Uefa rimane ferma sul progetto di far giocare un Europeo in presenza dei tifosi.

    In attesa di sviluppi, va ricordato che gli Europei dovrebbero iniziare a Roma l’11 giugno con l’Italia che affronterà la Turchia. La UEFA rimane inoltre fiduciosa di mantenere Baku (Azerbaigian), Copenaghen (Danimarca), Monaco (Germania), Budapest (Ungheria), Amsterdam (Paesi Bassi), Bucarest (Romania) e San Pietroburgo (Russia) come sedi ospitanti.

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