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    La top 10 dei migliori attaccanti d'Europa

    La top 10 dei migliori attaccanti d'Europa

    Tra le tante cose che affascinano gli appassionati di calcio, c’è né una veramente straordinaria: è il gol. La più importante delle emozioni che si possano vivere durante una partita. Questa parola che il linguaggio del calcio ha reso comune a tutte le latitudini, significa obiettivo. Gli inglesi che hanno inventato il gioco nei suoi dettagli, l’hanno anche reso attraverso l’idea del raggiungimento di un obiettivo semplice e devastante e al tempo stesso, in un concetto solo, emozionante. La divisione dei ruoli e delle linee ha poi determinato coloro che di lì in poi, si sarebbero fatti carico e a tutt’oggi si fanno carico, di dare ai tifosi la possibilità di vivere l’emozione massima del goal, questi personaggi da mito sono gli attaccanti.

    Costruiamo una classifica Top 10 dei migliori attaccanti d’Europa dopo 575 europee (somma di tutte le gare dei 5 principali campionati) osservando le loro caratteristiche peculiari e l’andamento in termini di goal fuori casa per capire chi tra questi dieci finalizzatori (141 goal in dieci) sia il più incisivo e decisivo quando le difese avversarie alzano il loro livello d’attenzione e controllo del gioco.
                                                            
                                                                                                       
    1) Vardy (Punta centrale Leicester)                                   
    2) Aubameyang ( Punta centra Borussia Dortmund)                                       
    3) Neymar ( Laterale d’attacco Barcellona)                    
    4) Muller ( Attaccante polivalente Bayern Monaco)                
    5) Mahrez ( Ala destra Leicester)                                     
    6) Higuain (Punta centrale Napoli)                                   
    7) Lukaku ( Punta centrale Everton)                                
    8) Sanchez (Laterale d’attacco Arsenal)                        
    9) Mané ( Ala sinistra Southampton)                                
    10) Pellé ( Punta centrale Southampton) 
                          


    I primi cinque in graduatoria gli abbiamo già incontrati nelle prime 5 posizioni della Top generale e gli altri cinque sono dei protagonisti acclarati della domenica del pallone. Chiediamoci, come segnano? E soprattutto quanto incidono fuori casa dove lo scontro tecnico-fisico con la difesa avversaria si gioca maggiormente sul controllo degli spazi? Alcune risposte tra le più interessanti:

    1. Vardy: Segna di forza grazie ad un allungo netto  negli ultimi 20 metri e a un modo di attaccare lo spazio che fa dell’aggressione dei due centrali sul lato più debole il suo punto di forza. Ha segnato il 50% dei goal fuori casa e per 6 trasferte consecutive contribuendo alla conquista di 12 punti. Non subisce il fattore campo e gioca allo stesso modo sia in casa che fuori.

    2. Aubameyang: E’ il simbolo più evidente della verticalità del gioco di Tuchel come già lo era nel sistema diretto e fondato sulla pressione di Klopp. Un dato su tutti, ha segnato il 50% dei goal fuori casa, come Vardy. L’attenzione è sui movimenti netti che partono maggiormente da lontano rispetto all’inglese, determinando lo squilibrio delle difese e la loro rottura tattica perché non più aiutate dal centrocampo.

    3. Mahrez, Sanchez, Manè e Lukaku in rapporto ai goal totali sono incisivi e decisivi più fuori casa che in casa. I primi tre perché posso correre in avanti partendo da una posizione laterale e poi convergendo a centro area e prendendo quindi in controtempo la difesa. Mentre Lukaku segna grazie alla sua forza fisica con cui vince i duelli con la difesa.

    4. Neymar, Muller, Higuain e Pellè segnano al contrario più in casa che fuori. I primi due perché le loro squadre attaccano schiacciando l’avversario e questo comporta una difesa passiva e non in grado di uscire col pallone, di conseguenza c’è sempre un attacco corto che permette tante occasioni  per gli attaccanti che già si trovano vicino alla palla. Mentre Higuain che è un fuoriclasse deve –come affermato da Sarri – migliorare i movimenti di attacco della porta quando il pallone è laterale. Questo perché fuori casa si tende a un minor gioco diretto, meno centrale e più orizzontale o largo per non subire su rilancio della difesa il contropiede.


    Matteo Quaglini

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