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La teoria del ketchup rimane da dimostrare: Euro U21, niente aiuti al Milan e a De Ketelaere
LA TEORIA DEL KETCHUP RIMANE TEORIA - Stimolato in conferenza stampa su come anche solo una rete potrebbe farne sgorgare tantissime in futuro, in ossequio a quella che è definita informalmente teoria del ketchup, l'ex Bruges ha risposto: “Potrebbe essere vero, anche se non è perché segni una volta allora improvvisamente inizi a segnare a ruota. Diventa solo un po’ più facile”. Una teoria che, se dimostrata, tanto servirebbe al Milan, ma che rimane solo nelle formule e nelle proiezioni. E adesso i rossoneri hanno tra le mani una situazione complicata da gestire a pochi giorni dall'apertura del calciomercato estivo.
TRE VIE - La prima via è quella della permanenza a Milano, per approfittare dell'addio di Brahim Diaz e provare a convincere Pioli a mantenere tre trequartisti alle spalle della punta. I principali sponsor di De Ketelaere, Paolo Maldini e Ricky Massara, non fanno più parte della dirigenza, dunque la sua posizione non è più così stabile. Ecco allora che il belga potrebbe essere ceduto, ma servirebbe che una qualsiasi società lo paghi 28/30 milioni di euro per non sfociare nella minusvalenza, termine bannato dagli uffici di via Aldo Rossi. Possibile, infine, la via del prestito, anche se per il momento non si registrano proposte in arrivo. Di sicuro, l'Europeo Under 21 disputato da capitano dei Diavoli Rossi non ha aiutato. Né De Ketelaere a far sgorgare i primi gol dalla bottiglia di ketchup, né il Milan a trovare più argomenti per un'eventuale vetrina di mercato. .