AFP/Getty Images
La 'Tedesca' e le sue 5 lezioni di vita: dal palo salva al... nulla è impossibile!
Per tutti quelli che quando sentono la parola “tedesca” non pensano subito alla biondina castigata a Gallipoli l’estate scorsa.
Per tutti quelli che con 40° all’ombra uscivano di casa con il Super Santos fra le braccia e la consapevolezza dell'ustione di quarto grado che sarebbe arrivata.
Perché più delle risse di strada, più che le conferenze stampa di Borriello, più delle assenze tattiche di Totò Di Natale, la tedesca ci ha davvero insegnato a vivere.
Ecco quello che abbiamo imparato:
#1 La vita è bastarda
Per tutti quelli che facevano della “bastarda” uno stile di vita.
Facile che le orecchie delle loro mamme fischiassero per ore intere, anche dopo la fine della tedesca.
Utilizzata indistintamente contro uomini e donne di ogni età o estrazione sociale, serviva a toglierti dalla porta prima che fosse troppo tardi.
Quando, per una frazione di secondo, miravi l’avversario più lontano, dentro ti sentivi un vero cecchino che American Sniper levati che qua scriviamo la storia.
Utilizzare la bastarda ti faceva sentire prima più viscido della stretta di mano fra Icardi e Maxi Lopez, poi, dopo averla messa a segno, soddisfatto al punto da provare le stesse emozioni suscitate dal cedimento di una tipa dopo ore di “pressing”.
#2 Le regole sono nate per essere infrante
Da sempre e per sempre, la tedesca è il gioco più camaleontico di tutti.
Era sufficiente cambiare quartiere o campetto che ti ritrovavi in un universo parallelo, dove tutto ciò che avevi appreso al prezzo di sudore e legnate non valeva più niente.
E se non bastavano i “coppini” e i “full” a convincerti delle nuove regole, il pestaggio di massa con tanto di ammucchiata (con il più obeso del gruppo ultimo a lanciarsi) era sempre una buona soluzione.
#3 Meglio un palo per culo che un palo nel culo
Un’oasi in mezzo al deserto. Una bottiglia di vino al pranzo con i parenti della tua ragazza. Il cartellino giallo che ti fa pareggiare al fantacalcio. Colpire il palo durante una tedesca valeva molto più di tutti questi tesori inestimabili, soprattutto se ciò avveniva a seguito di un cross talmente sbilenco che pure Abate si sarebbe congratulato con te.
Si narra che i più funambolici giocatori di tedesca collezionassero pali a non finire, per poi venderli ai più scarsi in cambio di verifiche copiate e maglie tarocche di Balotelli.
#4 Non fidarti di nessuno
Nemmeno del tuo migliore amico.
Nemmeno di quello che all’epoca condivideva con te la prima connessione internet per mostrarti una Federica Fontana come non l’avevi mai vista. Perché lui, durante la tedesca, con tacito sguardo ti confermava l’alleanza stipulata su MSN, ma non appena avevi la sciagura di capitare in porta, ti toglieva più punti di un carabiniere a Milano di fronte a una Smart che fa i 120.
#5 Niente è impossibile
Perché quando ti trovavi all’ultima spiaggia, con un solo punto a separarti dall’umiliazione della sconfitta, ecco che il tuo volto cambiava espressione.
E mentre, fino a quel momento, sembravi più fuori giri di Maurizio Costanzo dopo mezza maratona di New York, in un attimo ti trasformavi in CR7: rabone, tiri al volo, spalline e colpi di tacco a profusione. Con tanto di rabbiose offese alle madri di chi ti voleva fuori dalla tedesca. Se poi finivi per vincere, l’esultanza era più epica di quella di Grosso ai Mondiali 2006, con tanto di scivolata in ginocchio sul cemento e conseguente abrasione. Ma per la tedesca, questo ed altro.
Se pensate di poterci insegnare qualcosa di nuovo, iscrivetevi ai nostri Giochi del Calcio di Strada, che si terranno quest’estate a Milano e a Rimini.
CLICCA QUI PER INFO E ISCRIZIONI
www.calciodistrada.it
Calciomercato.com sarà partner di Calciatori Brutti e sarà presente con una postazione dedicata alle tappe di Giochi del Calcio di Strada a Milano e Rimini, per aggiornarvi su tutte le notizie di mercato e per rispondere alle vostre domande 'all day', con dirette facebook e con aggiornamenti live. Vi aspettiamo al nostro stand!