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La storia d'amore tra Marcelo e il Real Madrid: l'addio del 'madridista' più vincente di tutti
CASA BLANCA - Classe 1988, nel 2007 arriva a Madrid dal Fluminense: subito si distingue per doti atletiche e tecniche, per la velocità e per il dribbling. Viene schierato anche da ala sinistra sotto la guida di Juande Ramos in panchina ma è soprattutto con Josè Mourinho che arriva la consacrazione definitiva; i miglioramenti in fase difensiva ne fanno uno dei migliori, se non il migliore, terzini sinistri del mondo, diventando il degno erede di un altro grandissimo che ha fatto la storia della Casa Blanca, Roberto Carlos. Nelle 16 stagioni con il Real, Marcelo ha vinto tutto: 6 campionati spagnoli, 5 Supercoppe, 2 Coppe di Spagna, 5 Champions League, 3 Supercoppe Uefa, 4 Coppe del Mondo per club. Con la Liga e la Champions conquistate nell’ultima stagione supera un'altra leggenda dei Blancos, Francisco Gento, fermo a 23, come numero di vittorie con il club.
ANCORA IMPORTANTE - “La mia storia non è ancora finita. Credo di poter giocare ancora molto bene e spero di dimostrarlo”, ha detto Marcelo, sentendosi ancora all’altezza dei palcoscenici più importanti. “Se lo dovessi fare contro il Real? Non ci sarebbero problemi, Sono un professionista e lo sono diventato proprio qui”.
Professionista e, come ha detto il presidente, Florentino Perez, anche leggenda e giocatore con più titoli nel Real Madrid. "Ti siamo grati per aver lasciato l’anima in campo, per il tuo talento, la tua fantasia e la tua felicità che ti hanno reso un giocatore irripetibile”. Dopo 546 presenze e 38 gol, qualunque sia la decisione per il suo futuro, Marcelo e il Real Madrid saranno legati per sempre indissolubilmente.