Getty Images
La stima di Mourinho, il piano di Maldini: perché il Milan vuole Tanganga
MOURINHO - Tanganga non è di certo una novità per Maldini e Massara, che avevano già chiesto informazioni lo scorso gennaio. Ora i tempi sembrano essere maturi, il ragazzo nato Hackney da genitori della Repubblica Democratica del Congo, è sulla lista dei partenti ed è tentato da un'avventura in Italia (anche per questo motivo ha detto no alla neopromossa Bournemouth). Al Tottenham, una volta che è andato via José Mourinho, il primo a credere in lui e a lanciarlo in prima squadra (esordio contro il Liverpool di Salah e Manè), le cose sono cambiate, tanto da uscire fuori dai radar. Prima un infortunio, poi la mancata fiducia di Nuno Espirito Santo e di Conte, che l'anno scorso gli ha fatto giocare solo 739' di Premier League.
MILAN - Nonostante una stagione nell'ombra il suo nome è sempre stato sulla lista degli scout rossoneri. Il motivo? Lo spiega bene Keith Downing, suo allenatore nell'Inghilterra Under 20, a The Athletic: "E' un difensore puro, aggressivo, a cui piace il confronto fisico. E' raro che ai difensori moderni piaccia difendere. Gli piace stare in area, fare salvataggi, è un profilo vecchio stampo". L'aggressività è sempre stata al centro del suo stile, come confidato dallo stesso Tanganga in un'intervista a TalkSport: "L'aggressività ha sempre fatto parte di me, fin da quando ero ragazzino (è entrato nell'academy degli Spurs all'età di 10 anni ndr) - I miei allenatori mi hanno sempre detto di sfruttare questa qualità". Aggressivo, ma pulito negli interventi. Proprio quello che cerca il Milan.