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    La stella di Linda Caicedo brilla oltre il calcio: il tumore, i tre Mondiali, il Real e l'idolo Messi

    La stella di Linda Caicedo brilla oltre il calcio: il tumore, i tre Mondiali, il Real e l'idolo Messi

    • Federico Albrizio
    A 18 anni è uno dei talenti più promettenti del calcio femminile e il suo primo gol ai Mondiali femminili, quello del 2-0 della Colombia contro la Corea del Sud, è solo l'ultima conferma delle sue potenzialità, nonché una rete che la rende la seconda più giovane marcatrice sudamericana a un Mondiale dopo la leggenda brasiliana Marta. Il sorriso di Linda Caicedo è gioia pura e contagiosa, ma dietro quel sorriso c'è di più: c'è il lungo e faticoso cammino di chi in Australia e Nuova Zelanda poteva anche non esserci, di chi a 15 anni poteva dire addio al calcio.

    LA BATTAGLIA PIU' GRANDE - A quell'età infatti le fu diagnosticato un tumore alle ovaie. Una notizia drammatica, specie per una ragazza così giovane, che ha segnato il suo percorso di crescita, soprattutto a livello psicologico. Caicedo stessa ha raccontato quei momenti drammatici: "All'epoca, non pensavo di poter giocare di nuovo a causa di tutti i trattamenti e gli interventi chirurgici che ho dovuto affrontare. Mentalmente, è stato un momento molto difficile della mia vita". Nel dramma la forza di non arrendersi e reagire, fino a far diventare il cancro solo un brutto ricordo: "Sarò per sempre grata che sia successo quando ero molto giovane. Sono riuscita a riprendermi, ho avuto il sostegno della mia famiglia e ora mi sento molto bene. Quello che è successo mi ha fatto crescere. Mi sento grata e felice di essere qui".

    I TRE MONDIALI - Tutto è alle spalle, Linda è rinata ed è diventata una figura ispiratrice per tante giovani. Per le sue vicende personali fuori dal campo certamente, ma soprattutto per quello che ha dimostrato di saper fare con il pallone tra i piedi. Da quando a cinque anni ha iniziato a giocare in patria (è nata a Candelaria nel 2005), in una famiglia che questo sport non lo praticava ma che ha sostenuto l'amore della giovane Caicedo facendola lottare prima in una squadra maschile e poi con le ragazze. A 11 l'esperienza all'Atlas, scuola sportiva dell'ex nazionale colombiana Carolina Pineda, e lì Melissa Ortiz, giocatrice andata alle Olimpiadi del 2012 con la Colombia, l'ha vista giocare per la prima volta, rimanendo letteralmente stregata: "Aveva tipo 14 anni Ho detto a quello che è oggi il suo agente: ‘devi metterla sotto contratto!', e alla fine lo ha fatto. Ricordo solo di aver pensato: 'Sarà la prossima grande novità'", racconto Ortiz a Goal. Da lì l'América Calì a 14 anni per poi passare, due anni più tardi, ai rivali del Deportivo Calì. Nel frattempo è iniziata anche la sua avventura con le Nazionali colombiane con diverse amichevoli tra il 2019 e il 2021. Il 2022 segna però un anno di svolta: viene scelta tra le 23 giocatrici che affrontano la Copa América Femenina, ma non abbandona le selezioni giovanili e disputa prima il Mondiale Under-20 in Costa Rica (chiuso ai quarti di finale), per fare il bis con quello Under-17 in India (chiuso in finale, Caicedo Pallone d'Argento e Scarpa di bronzo). Nel giro di un anno arriva il tris con la Nazionale maggiore e la ciliegina è il gol che manda in delirio i tifosi, una corsa da centrocampo con conclusione dal limite dell'area.

    ORA IL REAL, MA L'IDOLO E' MESSI - Linda Caicedo si gode il momento e guarda con il sorriso al futuro, a tinte blancas. Da febbraio di quest'anno si è trasferita al Real Madrid, che ha deciso di investire con forza sulla giovanissima attaccante che non si è lasciata intimidire dal salto di categoria: "Sento di aver fatto bene nel breve periodo in cui sono stata in Spagna. Trasferirsi nel Paese non è stato un grande shock culturale", ha dichiarato a Claro Sports. Il suo impatto con il Real Madrid è stato subito importante e non solo per i 2 gol e 4 assist in 10 presenze, ma anche per l'evidente effetto avuto sui social del Real femminile, raddoppiando di fatto il numero delle interazioni. E' già amata dalle merengues, nonostante il suo idolo sia l'icona più grande dei rivali del Barcellona: Lionel Messi. Un'ammirazione pura, al punto da recarsi in Qatar a vedere la finale dei Mondiali 2022 con la maglia numero 10 per assistere dal vivo al trionfo della Pulce con l'Argentina: "Il significato che ha per me poter vedere giocare Leo dal vivo è incredibile, scriveva su Instagram. Il punto di riferimento è alto, il talento a disposizione pure: Linda Caicedo può essere la grande star del calcio femminile.
     

     

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