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    La stella che Moggi voleva usare come merce di scambio per Amoroso

    La stella che Moggi voleva usare come merce di scambio per Amoroso

    • Cesare Bardaro
    Buon compleanno a

    ARTUR IONITA, 1990, centrocampista moldavo del Cagliari, la stagione scorsa al Verona. E' il primo calciatore moldavo a giocare nel campionato italiano. Poliglotta, parla 5 lingue: moldavo , italiano ("che ho imparato in Svizzera dopo aver conosciuto alcuni amici e ho perfezionato non appena ho firmato per il Verona"), russo, inglese e tedesco Adesso potrà imparare anche il sardo, che, com'è noto, è considerato una lingua e non un dialetto.

    THIERRY HENRY, 1977,  ex attaccante francese, di madre martinicana e padre della Guadlupa, di Monaco, JUVENTUS (da gennaio ad agosto 1999), Arsenal, Barcellona, NY Red Bulls, si è ritirato nel gennaio 2015. Vincitore di 2 Scarpe d'oro, volte capocannoniere in Premier League, è il miglior marcatore con la nazionale transalpina  Conclude la sua carriera con 450 gol segnati in 994 presenze fra club e Nazionali.

    Nel 2004 il CT spagnolo Aragones disse  al suo giocatore Reyes  « Dì a quel negro di merda che tu sei molto meglio di lui. Glielo devi dire in faccia. Diglielo da parte mia. Devi credere in te, sei migliore di quel negro di merda". Alla Juve restò solo pochi mesi perché non andava d'accordo con Moggi. “Ancelotti non voleva che io andassi via. Mi sono trasferito a causa di Luciano Moggi. A parte che voleva usarmi come merce di scambio con l’Udinese per prendere Marcio Amoroso, ma al di là di questo ci furono dei problemi più grossi. Non voglio entrare nei dettagli, ma c’era qualcosa che proprio non mi piaceva. Qui uscì il mio carattere, perchè io sono un ragazzo onesto e, per me, si trattava di una cosa irrispettosa. Probabilmente, se non fosse stato per questo, avrei continuato a giocare per la Juventus. Ma dopo quella mancanza di rispetto, dissi loro che non volevo più giocare lì, e così lasciai”.
    Una grande carriera macchiata però indelebilmente, almeno sul piano etico dall'assist di manoche, 18 novembre 2009, provocò l'ingiusta eliminazione dell'Eire dai mondiali del 2010 vedi   




    DANIEL PANCU, 1977, attaccante rumeno del Voluntari FC, al Cesena nel 1999-2000. E' noto come il "Ronaldo di Glulesti", nome del quartiere nel quale è situato lo stadio del Rapid Bucarest, sua società di provenienza. In Italia rimase poco perché ossessionato dalla battuta con cui i compagni lo prendevano in giro  durante la settimana: “PANCU, domenica vai in  PANCA!”

    MANUELE BLASI, 1980, centrocampista del Chennaiyin FC ( India), ex Roma, Lecce, Perugia, Juventus, Parma, Fiorentina, Napoli, Palermo, Pescara, Varese, Ischia Isolaverde. Nel 2003 fu trovato positivo al nandrolone e squalificato per 6 mesi. Il suo palmares vanta uno scudetto revocato ed uno non assegnato


    MATTIA ALTOBELLI, 1983,  ex trequartista di Inter, Spezia, SPAL, Avellino, Torres, FC Chiasso, Lecco, Pro Vercelli, Rodengo Saiano, Colognese, Montichiari, Desenzano, Rezzato. E' figlio di Spillo Altobelli “«Vederlo giocare  è stata una grande soddisfazione e spero che sia solo l' inizio. Sa già che non gli faranno sconti e che il paragone sarà pesante: lo ha capito ed è pronto a sostenerlo, gli servirà per formarsi il carattere. I piedi li ha anche meglio dei miei, di testa ero più forte io. Ma per fare più di me dovrebbe fare tanto tanto, eh. Spero solo che riesca a ritagliarsi uno spazio in A». Purtroppo la sua carriera si è invece sviluppata quasi tutta nelle serie minori ed è spesso incappato in società sull'orlo del fallimento e che non pagavano gli stipendi. Nel 2012, per mantenere la famiglia, si mise a fare anche il portiere di notte im un albergo “Andava ogni tanto a dare una mano a un mio amico albergatore, Gianfranco, all’hotel La Vela, a Brescia”. "Sono diciassette mesi che non percepisco lo stipendio fra società fallite e non iscritte come Rodengo Saiano, Colognese e Montichiari. Ero scottato e, concedetemelo, dopo tutte queste esperienze poco fiducioso sulla semplice parola".

    Nel marzo 2015 polemizzò su Twitter con Alessandro Lucarelli, leader sindacale dei giocatori del Parma alle prese con il fallimento dellla società «Caro Alessandro Lucarelli, dov'eri quando in serie C fallivano squadre ogni anno e giocatori che di certo non prendevano cifre come le tue perdevano 6-7 mesi di stipendio? Non ti indignavi ai tempi, vero? Certo, non li perdevi tu, quindi che problema c’era...».A stretto giro... di tweet arrivò la replica «Caro Mattia, io i miei soldi li posso anche perdere visto che con il calcio ci ho mangiato abbastanza. La mia battaglia sta nel mettere in discussione il sistema di controllo e tutela che ha fallito in tutte queste circostanze e per garantire lo stipendio a chi ne ha veramente bisogno (dipendenti). Come hai detto tu non l’ho fatto prima, ma posso farlo adesso - ha scritto - Ho due strade da seguire o penso solamente alla mia situazione e chi se ne frega degli altri, o provo a cambiare le regole cercando di dare la voce a chi come te ha subito negli anni fallimenti e umiliazioni».

    ALESSANDRO VENEZIA, 1989, attaccante italiano del Miami United. Ex di Igea Virtus, Gela, Mugnano, Napoli, Valenzana Mado, U Cluji (Romania), Alashkert (Armenia), Melbourne Heart. E' diventato giocatore giramondo dopo che, quando finalmente era arrivato al Napoli, fu squalificato per omessa denuncia. “un giorno mi chiamò il direttore del Neapolis, mi chiesero di addomesticare una partita per 5000 euro, ho rifiutato ma non ho denunciato il fatto. La FIGC mi inflisse una squalifica di 16 mesi per omessa denuncia. Sono arrivato a un punto in cui volevo staccare, il calcio non mi piaceva più. Ho lavorato come modello tramite un’agenzia, volevo allontanarmi dal calcio, in Italia non è più bello fare questo lavoro. Mi chiamavano squadre di Lega Pro ma non ci sono voluto andare: era diventato tutto pesante e anche oggi in Italia è così. Moltissime società hanno problemi economici, non pagano, falliscono e l’ambiente è diventato difficile da frequentare, me lo confermano gli amici che giocano in queste categorie.”

    Buon compleanno anche a
    ABDULLAHI NURA, 1997,  terzino destro nigeriano della Roma, rientrato dal prestito allo Spezia
    MOSES ODJER, 1996, centrocampista ghanese della Salernitana
    SIMONE PALERMO, 1988, cetrocampista della Virtus Entella
    GAETANO IANNINI, 1983, centrocampista del Matera
    LORENZO MARCHIONNI,1994, centrocampista della Pro Piacenza

    Per la categoria METEORE buon compleanno a

    CHRISTIAN THIELSEN KELLER, 1980, centrocampista danese del Viborg. 7 partite nella Lazio nel 2005-06. I tifosi laziali lo ricorderanno per la sua pelata lucida, la sua fisionomia spigolosa, un non so che di Michael Stipe dei REM in salsa vichinga. Lentezza, staticità granitica, evidenti limiti tecnici ed una inestirpabile incapacità nell'effettuare cross di qualità erano le sue caratteristiche. La stagione passata giocava, sempre in Danimarca, nei Randers, quando, a marzo è stato sospeso dall'allenatore perché aveva imbastito una storia con tale Kira Egsgaard, ex moglie del compagno di squadra Jonas Borring. I due, pur separati, continuavano a vivere sotto lo stesso tetto, poiché genitori di due figli Da allora non ha più giocato e a giugno il contratto è stato rescisso con un anno d'anticipo. Borring aveva posto l'ultimatum: lui e Keller non potevano continuare a convivere nella stessa squadra "Lui ha violato la prima regola dello spogliatoio, mi ha pugnalato alle spalle. Finchè sarà un giocatore di questa squadra, io mi rifiuterò di scendere in campo.” Keller ha dichiarato che ha seguito il suo cuore e i suoi sentimenti.

     

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