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    La 'spensieratezza' è già un ricordo: Mazzarri sta coperto e l'Inter c'è

    La 'spensieratezza' è già un ricordo: Mazzarri sta coperto e l'Inter c'è

    • Gianluca Minchiotti

    Forse prenderà anche Samuel Eto'o, come ultimo regalo ai tifosi prima di lasciare l'Inter ad Erick Thohir, ma non c'è dubbio che l'ultimo grande acquisto di Massimo Moratti per il club del quale è presidente dal 1995 sembra già essere Walter Mazzarri.  

    Il tecnico di San Vincenzo si sta dimostrando perfetto per una squadra che deve ricostruire dalle macerie di un nono posto: pochi fronzoli, tanta concretezza e una buona dose di umiltà. Sono queste le caratteristiche che servono in questo momento ai nerazzurri, e l'ex allenatore del Napoli sta applicando la formula a meraviglia. 

    La dimostrazione è nella formazione schierata ieri contro il Genoa al Meazza, nell'esordio in campionato. Una punta, quella di maggiore affidamento, Rodrigo Palacio, e un centrocampo folto e compatto, con Ricky Alvarez come supporto diretto all'unico attaccante. 

    Mazzarri non ha rischiato dal primo minuto nè Icardi nè Kovacic, saggiamente. Troppo alto il rischio di sguarnire la mediana a vantaggio delle folate del Genoa in contropiede. E troppo alto il rischio ambientale per l'ex sampdoriano, dopo un precampionato in chiaroscuro, e atletico per il numero 10, reduce da un infortunio. 

    Meglio, molto meglio, preservarli, tenerli in panchina e mandarli in campo al momento opportuno, come poi Mazzarri giustamente ha fatto. E l'ngresso di Kovacic al 71' ha dato il la alla svolta della partita: dopo 4' è arrivato il gol che ha sbloccato il match con il Genoa.  

    Quanta esperienza in queste mosse e quanta differenza con la 'spensieratezza' della scorsa stagione. Se l'Inter, società e tifosi, avranno la pazienza di assecondare le scelte di Mazzarri, e di difenderle anche quando arriverà qualche sconfitta, con questo allenatore i nerazzurri potranno andare lontano.

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