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  • 'La sicurezza nelle mani del governo Clouseau': feroci polemiche in Grecia dopo la morte del tifoso dell'AEK

    'La sicurezza nelle mani del governo Clouseau': feroci polemiche in Grecia dopo la morte del tifoso dell'AEK

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    La rabbia unita allo sberleffo. Atene e la Grecia sono ancora sotto shock per gli incidenti avvenuti nelle prime ore di martedì 8 agosto, nel quartiere ateniese di New Philadelphia, prima della gara di terzo turno preliminare di Champions League fra AEK e Dinamo Zagabria (poi rinviata), che hanno portato alla morte del ventinovenne tifoso greco Michalis Katsouris. La tensione è continuata nella giornata di ieri, fuori dall'edificio del tribunale ateniese nel quartiere Evelpidon, dove alcuni dei sospettati vengono interrogati. I principali sospettati dell'omicidio di Katsouris sarebbero cinque: due croati, due greci (un gruppo di ultras del Panathinaikos avrebbe partecipato agli scontri) e un albanese. Gli ultimi aggiornamenti riferiscono che due degli interrogati, assieme a tutti gli altri fermati, sono stati mandati di nuovo in custodia cautelare. Entrambi gli interrogati hanno negato di essere coinvolti negli incidenti che hanno portato alla morte del tifoso greco. Hanno cercato pure di far credere di non avere nulla a che fare con la tifoseria della Dinamo. Ma le loro giustificazioni sul perché si trovassero nel luogo degli scontri, riportate dai media greci, sono deboli. Al pari delle giustificazioni che uno dei due ha dato sul perché fosse in possesso di un coltello.

    Ma insieme al rischio che la scia di violenza prosegua, monta anche un profondo risentimento verso il dispositivo si sicurezza locale e nazionale, che ha dato una prova imbarazzante. Tanto da spingere a parlare di un “governo Clouseau” per il modo in cui è stato gestito il dispositivo di sicurezza
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    A dire il vero, leggendo i dettagli che fin dalle ore immediatamente successive all'incidente sono stati diffusi dai media greci e da quelli croati, le inadempienze dei greci in materia di controllo risultano imbarazzanti. Da parte del ministero dell'interno croato era immediatamente partita la segnalazione sul massiccio spostamento dei componenti del temuto gruppo Bad Blue Boys. E analoga segnalazione era giunta dalla polizia di frontiera del Montenegro, che intorno alle 5 del mattina di martedì aveva registrato un anomalo transito verso il territorio greco di gruppi provenienti dalla Croazia. Erano pure stati inviati i numeri di targa delle vetture. Ma nonostante tutti questi segnali di allarme, chi gestiva la sicurezza ha gravemente sottovalutato la gravità della situazione. Circola persino l'indiscrezione secondo cui i responsabili del dispositivo abbiano dato indicazione ai poliziotti in servizio di andarsene pure a dormire perché gli pareva che altrettanto avessero fatto i tifosi croati. E invece di lì a poco sarebbe giunta la tragedia.

    Difficilmente tutto ciò rimarrà senza conseguenze. Ma intanto il governo greco prova a rimediare e si muove anche sul terreno della politica calcistica. Per il prossimo 16 agosto è stato convocato un vertice fra il primo ministro greco Kyriakos Mytsotakis e il presidente dell'Uefa, Aleksander Ćeferin. Parteciperanno anche i rappresentanti dei club greci: Olympiakos, Pantahinaikos, AEK e PAOK. Difficile che questa iniziativa basti.


    @pippoevai

     

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