La Serie C guarda al futuro: tutte le squadre su FIFA o eFootball. E' un passo che serve davvero?
LE PAROLE - ''Punto molto sul settore eSports: abbiamo trovato un partner industriale che dal 2022 farà partire un campionato. Ha fatto un investimento importante in termini economici e di progettualità sulla Lega Pro. Konami o EA Sports? Be', diciamo che è una delle due: non posso aggiungere altro. Questo rapporto sarà qualcosa di mai visto in Italia, passiamo da zero, o quasi, a cento in un anno. Noi possiamo offrire una piattaforma di sessanta club: una dimensione capillare che non hanno nemmeno A e B''.
UN PASSO UTILE? - Questo salto nel futuro, che per un campionato ancorato alle tradizioni come quello di Serie C è enorme, può davvero offrire un contributo rilevante alla crescita del movimento? La risposta è indubbiamente sì, perché la Lega Pro ha un disperato bisogno di visibilità e di innovazione e gli eSports possono essere un traino importante sotto questo punto di vista. La visione provinciale del calcio di C, giocato nei campi di periferia di fronte a poche centinaia di persone deve finire: in questa categoria ci sono squadre di blasone che meritano un palcoscenico adatto al loro prestigio. E gli attuali organi dirigenti della Lega stanno facendo passi importanti per cercare di migliorare la qualità del prodotto e far fare un salto di qualità a tutto il movimento. E' chiaro che un videogioco non basta, ma si tratta di un primo passo da non trascurare, che deve aprire la strada a tante innovazioni di cui si sente un disperato bisogno.