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La Serie B, la Lazio, la multimedialità e gli impianti: chi è Andrea Abodi, nuovo Ministro dello Sport scelto da Meloni
CURRICULUM VITAE - Laureato in Economia e Commercio, iscritto all'Albo Professionale dei Pubblicisti, la sua prima esperienza professionale è quella di direttore marketing in Italia della multinazionale americana McCormack Group. Negli anni ’90 si occupa di contenuti multimediali sportivi con quella che oggi è Img Media (allora TWI, società di portata internazionale). Fino al 2002 è stato vice presidente esecutivo di Media Partners Group, della quale è stato co-fondatore nel 1994. Nel primo decennio del 2000 è consigliere di amministrazione di Coni Servizi Spa e presidente di Astral SpA e Arcea SpA. Nel 2009 è Vicepresidente Esecutivo e Direttore Generale all’interno del Comitato Organizzatore della fase finale dei Campionati Mondiali di Baseball. Le candidature di Roma ai Giochi Olimpici e Paralimpici del 2004 e del 2020 lo hanno visto direttore marketing. Viene nominato Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo nel 2017, carica che ricopriva ancora oggi assieme a quelle di vice presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport e consigliere dell’Associazione Bancaria Italiana per il biennio luglio 2020-2022. Ha declinato la candidatura a sindaco di Roma proposta proprio dalla Meloni per via di problemi di salute, era in lizza per presiedere la Fondazione per le Olimpiadi Milano-Cortina.
NEL CALCIO - È stato presidente e Consigliere Federale della Lega Nazionale Professionisti Serie B dal 2010 al 2017. Si è speso molto per la causa dell’impiantistica sportiva, tema caldo anche al giorno d’oggi, e per l’indipendenza dai ricavi della Lega di A. Tifoso della Lazio, in passato Lotito gli aveva prospettato anche un ruolo in società, ma questa ipotesi non si è mai concretizzata. Lo stesso Lotito che, qualche mese fa, ha appoggiato la candidatura di Casini a presidente di Lega a fronte di quella di Abodi, che era stato vicino a diventare presidente federale (il ruolo che allora andò a Tavecchio e oggi è di Gravina) nel 2017, a fine mandato per la Serie B. Figure istituzionali che, comunque, hanno salutato con grande gioia la nomina a Ministro di Abodi: Casini parla di “profilo ideale e sicura garanzia di competenze e professionalità per favorire le riforme del calcio”, mentre Gravina ringrazia “ la Presidente Meloni per aver dato dignità al nostro mondo con l’indicazione di un vero e proprio Ministero e per aver scelto un serio professionista che conosce i reali problemi che affliggono lo sport italiano”. Impianti, società sportive, riforme, leggi da aggiustare. L’agenda è fitta almeno quanto il curriculum del neo-ministro.