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    La Serie B, la Lazio, la multimedialità e gli impianti: chi è Andrea Abodi, nuovo Ministro dello Sport scelto da Meloni

    La Serie B, la Lazio, la multimedialità e gli impianti: chi è Andrea Abodi, nuovo Ministro dello Sport scelto da Meloni

    • Redazione CM
    Un uomo di sport e politica al Ministero per lo Sport e i giovani: come annunciato da Giorgia Meloni, nella squadra che governerà il nostro Paese in seguito alle elezioni del 25 settembre ci sarà anche il 62enne romano Andrea Abodi, nome già noto da anni agli sportivi più attenti. Tracciamo un ritratto del nuovo Ministro, che vanta una carriera di rilievo nel mondo dello sport, della politica e dell’economia.
     
    CURRICULUM VITAE - Laureato in Economia e Commercio, iscritto all'Albo Professionale dei Pubblicisti, la sua prima esperienza professionale è quella di direttore marketing in Italia della multinazionale americana McCormack Group. Negli anni ’90 si occupa di contenuti multimediali sportivi con quella che oggi è Img Media (allora TWI, società di portata internazionale). Fino al 2002 è stato vice presidente esecutivo di Media Partners Group, della quale è stato co-fondatore nel 1994. Nel primo decennio del 2000 è consigliere di amministrazione di Coni Servizi Spa e presidente di Astral SpA e Arcea SpA. Nel 2009 è Vicepresidente Esecutivo e Direttore Generale all’interno del Comitato Organizzatore della fase finale dei Campionati Mondiali di Baseball. Le candidature di Roma ai Giochi Olimpici e Paralimpici del 2004 e del 2020 lo hanno visto direttore marketing. Viene nominato Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo nel 2017, carica che ricopriva ancora oggi assieme a quelle di vice presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport e consigliere dell’Associazione Bancaria Italiana per il biennio luglio 2020-2022. Ha declinato la candidatura a sindaco di Roma proposta proprio dalla Meloni per via di problemi di salute, era in lizza per presiedere la Fondazione per le Olimpiadi Milano-Cortina.
     
    NEL CALCIO - È stato presidente e Consigliere Federale della Lega Nazionale Professionisti Serie B dal 2010 al 2017. Si è speso molto per la causa dell’impiantistica sportiva, tema caldo anche al giorno d’oggi, e per l’indipendenza dai ricavi della Lega di A. Tifoso della Lazio, in passato Lotito gli aveva prospettato anche un ruolo in società, ma questa ipotesi non si è mai concretizzata. Lo stesso Lotito che, qualche mese fa, ha appoggiato la candidatura di Casini a presidente di Lega a fronte di quella di Abodi, che era stato vicino a diventare presidente federale (il ruolo che allora andò a Tavecchio e oggi è di Gravina) nel 2017, a fine mandato per la Serie B. Figure istituzionali che, comunque, hanno salutato con grande gioia la nomina a Ministro di Abodi: Casini parla di “profilo ideale e sicura garanzia di competenze e professionalità per favorire le riforme del calcio”, mentre Gravina ringrazia “ la Presidente Meloni per aver dato dignità al nostro mondo con l’indicazione di un vero e proprio Ministero e per aver scelto un serio professionista che conosce i reali problemi che affliggono lo sport italiano”. Impianti, società sportive, riforme, leggi da aggiustare. L’agenda è fitta almeno quanto il curriculum del neo-ministro.
     

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