La Serie B col pallone rosso per i diritti delle donne: il comunicato
Anche quest’anno, grazie alla collaborazione con lo sponsor tecnico Kappa, la Lega Serie B, in occasione della 14a giornata di campionato, intende sensibilizzare l’opinione pubblica contro un fenomeno sempre più preoccupante. Lo farà attraverso lo strumento cardine del gioco del calcio, il pallone, che abbandonerà il tradizionale colore blu per lasciare spazio al rosso, che caratterizza e rappresenta la lotta contro la violenza sulle donne.
Per dare ancora più forza al messaggio, quest’anno scenderà in campo a fianco della Lega Serie B IFAD, agenzia dell’Onu che si occupa di lotta contro le ingiustizie sociali e la povertà nel mondo, e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, ogni giorno impegnato nella lotta contro tutte le violenze. In particolare, nel pre gara di Frosinone-Cagliari, il presidente della Lega Serie B Mauro Balata consegnerà il pallone rosso al numero uno mondiale di IFAD Alvaro Lario per sottolineare l’attenzione verso chi ogni giorno subisce vessazioni. Allo Stirpe sarà presente anche il direttore Servizio Analisi Criminale, Dirigente Superiore della Polizia di Stato Stefano Delfini.
‘La violenza sulle donne è un crimine intollerabile, che si combatte e si sconfigge attraverso un cambiamento culturale che ponga al centro rispetto, la ripresa dei valori e del crescere insieme, ciò che caratterizza nello sport il successo di squadra - dice Balata-. Di tali valori, la Lega Serie B, il Campionato degli Italiani, vuole essere il portavoce nelle famiglie, nelle scuole, nella comunità tutta, testimoniando simbolicamente con il pallone rosso il no alla violenza’.
Insieme al pallone rosso la Lega Serie B ha previsto un’ampia campagna di sensibilizzazione che comprende video e attività sui social, messaggi speaker negli stadi, led a bordocampo, produzioni televisive e adv sui quotidiani partner della Lega B. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica, veicolando un messaggio forte ed incisivo che possa non soltanto scuotere le coscienze, ma anche portare alla luce i numerosi casi di violenze non denunciate e che purtroppo passano sotto silenzio.