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  • La Serie A torna domenica e il big match è Atalanta-Sassuolo: un bene o un male per il calcio italiano?

    La Serie A torna domenica e il big match è Atalanta-Sassuolo: un bene o un male per il calcio italiano?

    La ripresa del campionato dopo la sosta natalizia propone subito una sfida dall’alto tasso tecnico, mettendo di fronte Atalanta e Sassuolo, tra le squadre più spettacolari della Serie A. Le due compagini oltre al bel gioco fanno della fisicità una prerogativa importante, come racconta la loro Efficienza Fisica: 91,5% quella bergamasca, 91,3% la neroverde. Percentuali giustificate da alcuni elementi in particolare, capaci di superare la soglia dei Top Player europei (95%): Boga e Rogerio per il Sassuolo, il reparto avanzato e gli esterni per i nerazzurri. In generale, parliamo di due squadre abituate a percorrere mediamente 110 km, di cui quasi 30 ad alta intensità, che avranno sicuramente beneficiato della pausa sotto questo aspetto. Atalanta e Sassuolo sono inoltre quasi sovrapponibili per la mole di occasioni create (oltre 30 a partita), anche se i ragazzi di De Zerbi sono più tendenti all’1 contro 1. Di fatto, i neroverdi puntano effettivamente il diretto avversario nel 60% dei casi, saltandolo almeno 10 volte, mentre i bergamaschi cercano il dribbling nel 40% delle occasioni, portandolo a termine solo 4 volte in media. Nell’ultimo turno di campionato, la qualità del gioco atalantino ha subito una lieve flessione, con gli uomini di Gasperini riusciti a completare solamente 6 passaggi difficili, sbagliandone addirittura 5 di medio-bassa difficoltà. Un dato, invece, che sorride al Sassuolo, con 25 passaggi tentati ad alto coefficiente di difficoltà di cui 18 riusciti.

    La Serie A torna domenica e il big match è Atalanta-Sassuolo: un bene o un male per il calcio italiano?

    Altra sfida tutta da seguire sarà quella tra Filippo Inzaghi e il suo passato rossonero, dove il Benevento, che ha chiuso l’anno in crescendo, assestandosi su un IET dell’89-90%, ospiterà il Milan più efficiente degli ultimi anni (IET>92%). Nonostante sanniti e rossoneri siano due formazioni molto fisiche (Efficienza Fisica 89,2% vs 92,3%), nella gara non mancherà di sicuro il ritmo di gioco, con il Milan abituato a percorrere più distanza dei campani sia sopra i 15 km/h (+8%) che sopra i 25 km/h (+13%), mentre i giallorossi sviluppano più accelerazioni sia ad alta che altissima intensità (rispettivamente +7% e +20%). Gli indici di cui sopra sono ascrivibili soprattutto alle corsie laterali, dove tuttavia mancherà il duello ad altissima efficienza fisica tra Hernandez (squalificato) e Letizia. I pronostici parlano di un Milan favorito e che farà la partita (IEF +3,8%, K-Solution +3,5%, 1vs1 offensivo +4,2%, Aggressività offensiva +5%), anche se le “Streghe” hanno avuto un rendimento crescente nell’ultimo periodo, in particolare nel turno pre-natalizio, dove la squadra di Pippo Inzaghi è stata leggermente superiore al Milan nel pressing (90,3% vs 90,1%).

    C’è tanta attesa intorno a Juventus-Udinese, con i ragazzi di Pirlo chiamati al pronto riscatto dopo il tonfo dell’ultimo turno contro la Fiorentina. Se sul piano dell’Efficienza Tecnica abbiamo una Juve superiore (91,5% vs 87,1%), sul volume di gioco le due squadre non sono dissimili, dedite al ragionamento con un ritmo non eccelso. Di fatto, nell’ultima giornata, entrambe hanno percorso solamente 106 km, di cui 26 ad alta intensità e 2,8 di sprint. Tra i friulani il cambio passo è affidato a De Paul e Pussetto, stabili su standard da altissima Serie A (IET ed IEF 94%), ma reduci tuttavia da prestazioni sottotono nell’ultimo incontro, in cui il primo non è andato oltre l’84% di K-Solution e il secondo si è fermato ad un 88% di K-Movement. La Juventus punterà in primis a ribaltare la performance messa in campo contro la “Viola” nell’ultima uscita, dove è riuscita a completare solamente 6 passaggi ad alto coefficiente di difficoltà, sbagliando addirittura il 25% di quelli a difficoltà medio-bassa. Verosimilmente la “Vecchia Signora” farà affidamento ancora sugli 1 contro 1 (quasi 30 a partita), grazie anche a un ritrovato Chiesa, capace di saltare l’uomo 6 volte nell’ultima gara di campionato.  

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