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  • La Serie A insieme al Governo per la Giornata della Memoria. La Figc: 'Basta a cori e simboli razzisti'

    La Serie A insieme al Governo per la Giornata della Memoria. La Figc: 'Basta a cori e simboli razzisti'

    La Lega Serie A, il Governo italiano e la Figc hanno scelto di celebrare il ricordo delle vittime dell'Olocausto e per la Giornata della Memoria hanno organizzato due diverse iniziative.

    IL COMUNICATO DELLA LEGA
    Ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le vittime del nazismo e del fascismo per tenere viva la Memoria
    e coltivare la speranza per il futuro delle nuove generazioni. Con questo spirito l’UNAR – l’Ufficio Antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Lega Serie A si apprestano a celebrare insieme il Giorno della Memoria.

    Noi Ricordiamo, ogni giorno. #NoiRicordiamo è il claim che sarà presente nelle grafiche televisive in onda prima di ogni partita della 20ª Giornata di Campionato e sui canali di comunicazione di UNAR e Lega Serie A. Continua così il cammino intrapreso da alcuni anni da UNAR e Lega Serie A, impegnati a costruire e diffondere messaggi di rispetto, inclusione, prevenzione e di contrasto a ogni forma di discriminazione.

    “Il calcio ha una valenza sociale straordinaria ed è importante che possa contribuire a tenere viva la memoria e tramandare alle nuove generazioni il ricordo di una delle più grandi tragedie dell`umanità – ha dichiarato il Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini -. Il recente accordo siglato con il Ministero dell`Istruzione è finalizzato proprio all`utilizzo del nostro sport quale strumento per diffondere tra i ragazzi messaggi di grande valore. “Noi Ricordiamo, ogni giorno”, è il claim che sarà presente nelle grafiche televisive in onda nel pre-gara di tutte le partite della 20ª Giornata di Campionato, allo stesso tempo i nostri canali di comunicazione focalizzeranno la loro attenzione sulla giornata della memoria, perché mai vanno dimenticate le vittime di una delle pagine più buie della storia”.

    “Tenere viva la memoria storica di questa giornata in cui ricordiamo le vittime dell’Olocausto - dichiara Mattia Peradotto Direttore generale dell’UNAR - è un’occasione per riflettere sulle cause di un doloroso passato e al tempo stesso rafforzare le basi, attivarsi, affinché non solo oggi ma sempre non si possa ripetersi la più indicibile barbarie dell’umanità. Penso che salvaguardia di questa memoria rappresenti un preciso dovere di ogni istituzione, specialmente nei riguardi delle nuove generazioni. L’assunzione di responsabilità da parte di tutti noi, per contrastare razzismo, xenofobia ed ogni forma di discriminazione anche nel mondo dello sport, è fondamentale per la crescita culturale dei giovani verso una società più aperta e inclusiva” – conclude Peradotto.


    IL COMUNICATO DELLA FIGC - In occasione della ‘Giornata della Memoria’, la FIGC ricorda le vittime della Shoah con una campagna di comunicazione sui propri canali social, ribadendo l’impegno del movimento calcistico contro ogni forma di discriminazione razziale.

    “La Giornata della Memoria deve essere anche il giorno della responsabilità – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – soprattutto per il mondo del calcio che, con le sue diverse componenti e nelle sue molteplici dimensioni, è quotidianamente impegnato nell’esaltare i valori del rispetto, della fratellanza e dell’inclusione. Scendiamo in campo per coltivare la memoria, affinché l’orrore della discriminazione e dell’antisemitismo non trovi più cittadinanza nella nostra società, a partire dagli stadi”.

    “Diciamo basta ai cori, basta all’esposizione di simboli razzisti e basta alle offese che umiliano la dignità umana – continua Gravina –; il mio è un accorato appello a tutte le istituzioni e ai Club, che devono essere in prima linea per contrastare questi fenomeni, ma anche alla maggioranza dei tifosi per bene, che devono iniziare a dissociarsi quando accadono fatti così incresciosi. Come FIGC, siamo impegnati in un complesso processo di rinnovamento culturale mettendo al centro del nostro messaggio l’educazione e la formazione, a partire dalle scuole calcio. Per valorizzare al meglio questo percorso, è mia intenzione condividere ulteriori percorsi con i rappresentanti della Comunità ebraica”.

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