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La Serie A è il regno di Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo è solo un ospite
CASA SUA! - Ieri Cristiano Ronaldo, autore del gol del momentaneo 2-0, ha alzato la voce in casa di Zlatan Ibrahimovic, che lo ha prontamente messo al suo posto. Come se un ospite volesse fare le scarpe al padrone di casa. Beh, CR7 non ci è riuscito. La Serie A è stato ed è il regno del 21 milanista, che di scudetti ne ha vinti 4 e che, in Italia, è sempre stato in grado di spostare gli equilibri. Sul serio, non solo a parole.
A OGNUNO IL SUO REGNO - La Serie A sta a Ibrahimovic come la Champions sta a Ronaldo: ogni re ha il suo regno. Se per il portoghese l'habitat naturale è quello del martedì e del mercoledì sera, con l'inno scritto da Tony Britten nel 1992 a fare da colonna sonora, per lo svedese niente è meglio della Serie A. Ci è arrivato da giovane, ci è tornato dopo un anno di erasmus in Spagna, ci è ritornato ora, all'alba dei 40 anni: è una seconda casa. Anzi, di più: è la sua casa calcistica. Dove è esploso, dove è diventato un grande, dove si è affermato come da nessun'altra parte.
COMODO - Si muove talmente a proprio agio che, al termine del match, si diverte, si rilassa, ride e scherza, intrattenendo gli ospiti incollati davanti alla tv per vedere anche le sue giocate. Resta incerto sul futuro, ma non ha dubbi su quello che sarebbe successo con lui dall'inizio: "Vincevamo lo scudetto". Lo vincerà probabilmente la Juve di Ronaldo, preso per vincere la Champions, non (solo) la Serie A. Quella, a prescindere da tutto, resta roba di Zlatan.