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La Scozia vola con McTominay, bomber a sorpresa: pupillo di Mourinho, può diventare uomo-mercato
CAPOCANNONIERE - Mediano d'interdizione, all'occorrenza difensore centrale, McTominay non è il prototipo di giocatore che ci si aspetterebbe di vedere in vetta alla classifica marcatori delle qualificazioni europee. Eppure eccolo lì, con 6 reti a pari merito con Lukaku e Hojlund, a condividere la cima di questa speciale classifica, con il 6° gol messo a segno proprio ieri contro Cipro, insieme anche ad un assist nel 3-0 finale. Un sigillo che si va ad aggiungere alla doppietta del match d'andata, alla doppietta nella vittoria contro la Spagna e al gol contro la Georgia. Tutte mercature che contribuiscono allo score sensazionale della Scozia, che oltre ad aver collezionato 15 punti nelle 5 partite del girone, vanta una differenza reti di +11, con un solo gol subito.
LA ROMA LO VOLEVA - Chi conosce bene McTominay è sicuramente José Mourinho, che lo ha allenato ai tempi del Manchester United, facendolo esordire nel giro di pochi mesi sia in Premier League sia in Champions. Ed infatti ad inizio luglio, quando la Roma ancora valutava Frattesi per rinforzare il proprio centrocampo, tra i nomi alternativi all'ex Sassuolo c'era proprio quello di McTominay, vero e proprio pupillo dello Special One. Pista che poi non si era scaldata, con la Roma che ha scelto di virare su altri profili, chiudendo nel finale del mercato per Renato Sanchez e Leandro Paredes.
EPPUR NON SI MUOVE - Il mercato estivo ha offerto diverse piste allo scozzese, che però allo scadere della finestra estiva si è ritrovato ad approcciarsi alla sua settima stagione consecutiva con la prima squadra dei Red Devils, dove milita da quando nel 2017 è stato promosso dal settore giovanile. Un solo problema lo limita: ten Hag sembra non vederlo al centro del progetto. Nei primi impegni di quest'anno solo una decina di minuti in campo, nei finali dei match contro Wolverhampton e Notthingam Forest. Zero minuti col Tottenham e zero con l'Arsenal. A questo si aggiunge l'arrivo di Sofyan Amrabat - acquistato dallo United l'ultimo giorno di mercato - che svolge grossomodo gli stessi compiti di McTominay. Insomma, Scott mostra due facce diverse: una con la sua nazionale - che ha preferito a quella inglese per cui era eleggibile - e una con il club, dove complice l'allenatore non trova spazio. Può essere un'idea per gennaio anche per le italiane: Scott può diventare uomo-mercato.