Sampdoria, Okaka: la quiete prima della tempesta
La Sampdoria piazza il colpo Correa e studia come aumentare il tasso di qualità della rosa con cui Mihajlovic continua ad inseguire l’Europa. Il terzo posto in campionato ha galvanizzato il presidente Massimo Ferrero pronto ad essere il re del mercato di gennaio. La partenza ormai scontata di Gabbiadini lascia un vuoto che il ragazzo argentino non può colmare. Non è una questione di età, bensì di adattamento al calcio italiano. Se Correa riuscirà ad affermarsi subito tanto meglio ma i blucerchiati hanno bisogno di un attaccante di talento pronto fin dal primo giorno ad essere decisivo in Serie A.
OBIETTIVI CONFERMATI - Si segue Muriel, piace Ilicic mentre sono state definitivamente abbandonate le piste Cassano e Giovinco. La Sampdoria non uscirà indebolita dal mercato, lo ha detto Mihajlovic e ne è pienamente convinto il presidente Ferrero ma c’è un fronte che rimane aperto nonostante negli ultimi tempi sia stato posto in secondo piano: quello che riguarda Stefano Okaka.
IN TRATTATIVA PER REGINI E OKAKA - L’agente del giocatore sarà presto a Genova per chiudere il rinnovo di Regini ma il discorso virerà anche sull’attaccante. L’accordo che lega Okaka alla Sampdoria scade nel 2016, il tempo ci sarebbe anche ma troppi occhi si sono posati sul giocatore. La sensazione è che questo periodo di calma preceda giorni infuocati. Il rinnovo è ancora in ballo, le trattative sono aperte e Okaka è molto riconoscente alla società che lo ha rilanciato ma questo non basta. La Sampdoria e l’entourage del giocatore si sono già visti più volte senza mai trovare un punto di contatto reale.
BIVIO CESSIONE - Il rischio è quello di trascinare il discorso alla prossima estate quando o arriverà l’accordo oppure sarà cessione a cifre però più basse rispetto a quelle attuale. La Sampdoria è ad un bivio e da Milano non stanno a guardare. Milan e Inter spingono forte ma non sono le uniche visto che da mesi in Bundesliga si sono accorti dell’esplosione di Okaka. Per ora è calma piatta da domenica però la situazione tornerà ad essere al centro dei discorsi blucerchiati, tra un rinnovo complicato e il rischio svalutazione c’è l’ipotesi della cessione a gennaio che prende corpo perché stando così le cose sarebbe l’unico modo per portare nella casse di Corte Lambruschini un bottino vicino alla doppia cifra.