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    La Sampdoria di Ferrero è  un rebus

    La Sampdoria di Ferrero è un rebus

    • Matteo Oneto
    E’successo tutto molto in fretta. Edoardo Garrone ha ceduto la Sampdoria a Massimo Ferrero per 14 milioni di euro, insieme hanno ripianato per buona parte i debiti con le banche, tutto è successo nel giro di poco, lontano dai riflettori e dal circo mediatico che da sempre non piace alla famiglia Garrone. Il recente passato è questo. Il futuro è tutto da scrivere. Il 30 giugno è stata annunciata un riunione per decidere il nuovo c.d.a. Saranno tutti uomini nuovi ma di nomi ancora non ne ce ne sono. Garrone sembra aver chiesto di non toccare il settore sportivo costruito con fatica e soprattutto cambiato radicalmente negli ultimi mesi. Dopo l’arrivo di Mihajlovic l’ex presidente ha piazzato i colpi Braida e Pecini per dare nuova linfa ai quadri dirigenziali tecnici. Ora toccherà a Ferrero scegliere se non rompere con il passato e continuare sulla stessa strada tecnica oppure operare la rivoluzione.

    Dopo la conferenza stampa il nuovo numero uno di Corte Lambruschini ha parlato per tre ore con Braida e Osti. Il primo non ha ancora firmato nessun contratto, era in parola con Garrone e stava già lavorando per la Samp e ora dovrà decidere se continuare oppure scegliere altre vie. Osti ha ancora un anno di contratto, forse la sua situazione è più stabile ma ancora tutto è in bilico. Poi c’è la guida tecnica: Mihajlovic è stato elogiato in conferenza stampa, oggi si sono sparse le voci di una possibile dimissione. Nel week end Ferrero tornerà a Roma con ogni probabilità sarà quello il luogo dell’incontro con l’allenatore. I due hanno caratteri forti, il mister ha sempre detto di volere un progetto ambizioso, ha firmato con Garrone e non sapeva niente della cessione della società. Ipotizzare una scelta prima del colloquio è impossibile, Ferrero dovrà dare a Sinisa le garanzie che Garrone aveva assicurato. Il futuro della nuova Sampdoria è tutto un rebus.

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