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    La Samp segna e sogna l'Europa, dov'è quel Sassuolo che ha fermato il Napoli?

    La Samp segna e sogna l'Europa, dov'è quel Sassuolo che ha fermato il Napoli?

    • Renzo Parodi
      Renzo Parodi
    E' qui la festa, è al Mapei Stadium, protagonisti il Sassuolo e la Sampdoria. Otto gol, una delizia per i romantici suiveurs del calcio di un tempo, senza troppi tatticismi. La scorpacciata fa bene alla Sampdoria che di gol ne segna cinque e si porta a casa i tre punti. Il Sassuolo ha rischiato l'indigestione e i tre gol timbrati sono una magra consolazione. Dov'è finita la squadra spumeggiante e sfacciata che aveva dato spettacolo contro Milan e Napoli? De Zerbi molto ha sofferto in panchina e moltissimo ha imprecato all'indirizzo dei suoi, svagati, lenti e indisponenti (il pubblico di casa ha fischiato, indispettito) quasi che il match rappresentasse un impegno pleonastico e non avesse implicazioni di classifica.

    La Sampdoria, stilisticamente stupenda e alquanto pazzerella quando ha dovuto gestire il corposo vantaggio, esercizio che da sempre le riesce impervio, alla fine ha cancellato in classifica e dalla memoria la sconfitta casalinga patita nel turno precedente dall'Atalanta. Giampaolo alla vigilia aveva evocato per i suoi ragazzi l'autostima necessaria per continuare a credere di poter inseguire l'Europa. Ha avuto una buona risposta, ottima nella contingenza che lo ha costretto ad inventarsi Defrel rifinitore alle spalle di Quagliarella e Gabbiadini. Il francese lo ha ripagato con un gol - il primo della serie - e si è fatto pednare la mattana che lo ha proiettato sulle pagine dei giornali. Lunedì notte, di ritorno da una bisboccia, si era schiantato in auto, rimanendo peraltro illeso. Ed era risultato positivo all'alcol test. Maximulta e immediata riabilitazione sul campo. Prosit. Gol numero 21 di Quagliarella (e record di assist, sette), Fabio resta capocannoniere in serie A, in attesa delle risposte di Ronaldo e Piatek. All'uscita dal campo, ovazione generale per il capitano blucerchiato che risponderà alla chiamata in nazionale del ct Mancini..

    Tiene banco fra i tifosi blucerchiati la vicenda della vendita del club. Il fondo York Capital sta per formalizzare un'offerta attorno ai 90-100 milioni di euro. Ferrero, che era partito chiedendone addirittura 200, sembra essere sceso a più miti consigli. Affare caldissimo, con Gianluca Vialli in stand by in attesa di sapere se diverrà presidente operativo della nuova Sampdoria "americana" o capodelegazione della Nazionale azzurra del "gemello" Roberto Mancini, in caso l’affare con gli americani andasse a bagno. Pomeriggio primaverile a Reggio Emilia, sole pieno e temperatura più che mite. Chi ha resistito alla tentazione di andare in camporella è venuto al Mapei Stadium convinto di non annoiarsi. Non si è sbagliato. La festa (di gol e di gioco) sarà opulenta. Quasi mille i tifosi venuti da Genova, allegri e rumorosi.

    De Zerbi modella un Sassuolo abbastanza inedito, un 3-4-3 con la difesa a tre Peluso-Demiral-Ferrari, Di Francesco sull'out di sinistra ma schierato sulla linea dei centrocampisti, con Djuricic falso nove e Berardi e Boga sugli esterni. Indisponibili Magnanelli e Bourabia. Giampaolo ne ha quattro fuori (Barreto, Caprari, Ramirez e Saponara) e in assenza dei trequartisti titolari, come detto, inventa Defrel dietro alla coppia Gabbiadini-Quagliarella, con licenza per il francese di inserirsi in posizione centrale. Il resto è come sempre costruito sull'intoccabile 4-3-1-2, Colley e Bereszynski preferiti a Tonelli e Sala. E' anche la sfida degli ex, Ferrari, Duncan e Djuricic nel Sassuolo, Defrel nella Sampdoria. Rizzoli ha spedito un arbitro esordiente, il trentunenne aquilano Dionisi, al Var Pasqua e Peretti, Maresca è il quarto uomo. In un match con un solo dubbio, risolto dal Var (il terzo gol della Sampdoria) il giovane arbitro abruzzese se l'è cavata bene.

    Pressing e contropressing in avvio, ma è un fuoco di paglia. La partita risulta un po' bloccata fra due squadre che cercano sempre il gioco e inciampano nelle rispettive dighe erette dagli allenatori,. La Sampdoria fa densità nella zona centrale del campo, il Sassuolo tenta di allargare il gioco spingendo su Lirola che copre sessanta-settanta metri di campo e inchioda Murru alla propria trequarti campo. L'equilibrio però è precario e dura poco. Primo lampo al quarto d'ora ed è subito gol. Gabbiadini che agisce un po' arretrato sull'out di destra, pesca con intelligenza in area Quagliarella, tocco astuto di testa per l'accorrente Defrel che controlla e col sinistro trafigge Consigli da due passi. Rivedibile la difesa del Sassuolo. Che alla fine conterà cinque gol sul groppone. Tre minuti e Defrel ha il pallone del raddoppio, imbeccato da un retropassaggio corto di Peluso si avventa su Consigli e tocca col mancino, il portiere intercetta con la gamba protesa.

    La Sampdoria è diventata padrona del gioco e del campo. Palleggio insistito, giropalla sul portiere (alla fine Audero calcerà una trentina di volte in rimessa mobile) e trame fitte fitte che impediscono al Sassuolo non solo di replicare ma pure di entrare efficacemente in partita. Un paio di assalti conclusi con tiri sballati di Lirola e tutto quanto mette in saccoccia la squadra di De Zerbi. Di Berardi e Djuricic non si hanno notizie e il rientrante Sensi non solo non impugna il bastone del comando, ma deve guardarsi da Ekdal, geometrico e ben dentro il match, che lo taglia fuori e innesca le punte: Al 35' il bis è cosa fatta. Quagliarella si beve sul tempo Demiral e infila di precisione l’indifeso Consigli.

    Il bello deve ancora venire. Berardi innesca Lirola sulla destra, cross chirurgico sul quale Boga sia avventa e giustizia Audero da due passi. Match riaperto, almeno nei numeri. Eppure il Sassuolo non trae beneficio dal gol, non cambia il ritmo molle degli scambi, i suoi giocatori sono statici e incapaci di cambiare ritmo. La Sampdoria non può esimersi dall'affondare ancora i colpi. Il tris è pronto, lo realizza Linetty (partita di enorme sostanza), al termine di una combinazione da manuale: Gabbiadini, cross da destra, velo di Quaglarella per Defrel che tocca all'indietro a favore di LInetty, il destro del mediano placco non lascia scampo a Consigli. Interviene il Var, passano tre minuti per accertare se la punta di un piede di Quagliarella fosse oltre l'ultimo dei difensori emiliani. Infine Pasqua dà il via libera a Dionisi che convalida il punto. 

    Ripresa. De Zerbi corre ai ripari, fuori Di Francesco e Djuricic per Locatelli e Babacar. La squadra neroverde passa al 4-3-3, con il senegalese punta avanzata del tridente. Neanche il tempo di annotare la variazione tattica e la Sampdoria fa quaterna. Murru scappa a sinistra dove non c'è più Di Francesco a contrastarlo, il cross al bacio è sul secondo palo per Praet, perfetta la battuta volante del belga, in mezza sforbiciata, e pallone nel sacco. Secondo gol in campionato per Dennis che risponderà alla chiamata in Nazionale. Sono trascorsi appena 30 secondi dal fischio di Dionisi che ha comandato la ripresa del gioco.  

    Ce ne sarebbe abbastanza per salutare e chiudere il sipario ma ci sono ancora 48' da giocare. La Sampdoria continua a comandare il gioco, il palleggio difensivo a volte è talmente insistito che richiama lo sbadiglio, eppure non c'è pace per il pubblico. Andersen rischia l'autogol per anticipare Babacar piombatogli alle spalle e giunto a tu per tu con Audero. II Sassuolo rimane molle e irresoluto e la Sampdoria si prende qualche confidenza di troppo in disimpegno. Poco dopo il quarto d'ora l'ennesimo sussulto di un match il cui risultato è già scritto. Duncan piomba su un pallone respinto fuori area da Colley e calcia di sinistro, la deviazione involontaria di Andersen spiazza Audero e confeziona il 2-4. Ce n'è voluto per resuscitare un’avversaria in letargo, la Sampdoria ce l'ha fatta.

    Giampaolo si apprestava a sostituire l'acciaccato Ekdal (calcione di Duncan, ammonito, a fine primo tempo), sul 2-4 cambia idea. Tira via Defrel e inserisce Jankto con l'incarico di fare massa in mezzo al campo e rilanciare l'attacco. Al 25' Quagliarella, servito in corridoio da Linetty (mediano di fatica e pure assistman), costringe Consigli alla parata-miracolo. Subito dopo il portiere del Sassuolo la combina grossa, rinviando male il pallone, ancora Linetty per Gabbadiini che di destro, il suo piede fasullo, incrocia nell'angolino opposto. Quinto gol della Sampdoria, terzo in nove presenze per il ragazzo tornato in Italia a gennaio dal Southampton.

    La Sampdoria non è specializzata nella gestone del vantaggio e però non se la sente di infierire e prosegue nel palleggio fitto che disorienta il Sassuolo e lo manda fuori giri. Gianpaolo dà tregua a Quagliarella e Ekdal per Sau e Vieira. Sembra finita, senonché nel recupero il possente Babacar dal limite indovina di destro l'angolino alto più lontano della porta di Audero  Il 5-3 rilancia la Sampdoria in chiave europea. Il Sassuolo affonda nel limbo del centroclassifica. Così è, se vi pare.

    IL TABELLINO

    Sassuolo-Sampdoria 3-5 (primo tempo 1-3)

    Marcatori: 14' pt Defrel (Sm), 35' pt Quagliarella (Sm), 37' pt Boga (Ss), 39' pt Linetty (Sm), 1' st Praet (Sm), 17' st Duncan (Ss), 26' st Gabbiadini (Sm), 45'+ 2' st Babacar (Ss)   

    Assist: 14' pt Quagliarella (Sm), pt 37' Lirola (Ss), 39' pt Defrel (Sm), 1' st Murru (Sm), 26 st Linetty (Sm)

    Sassuolo (3-4-3): Consigli; Demiral, Peluso, Ferrari; Lirola, Duncan, Sensi, Di Francesco (1' st Babacar); Berardi, Djuricic (1' st Locatelli), Boga. All. De Zerbi

    Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Andersen, Colley, Murru; Praet, Ekdal (41' st Vieira), Linetty; Defrel (21' st Jankto); Gabbiadini, Quagliarella (38' st Sau). All. Giampaolo

    Arbitro: Sig. Dionisi de L'Aquila

    Ammoniti: 45' + 4'  pt Duncan (Ss), 2' st Gabbiadini (Sm) 

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