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Roma, Pau Lopez decisivo sull'orlo del baratro. Ma l'Ajax non è più quello che fece fuori Real e Juve
AVVIO ROMANISTA. Per mezz’ora meglio la squadra di Fonseca, più sbrigativa e più incisiva dell’Ajax che attaccava senza grande ritmo e senza mai rendersi pericoloso. Ma appena la squadra di ten Hag è entrata davvero in partita, l’ha piegata a suo favore. La Roma era messa molto bene in campo, difendendosi col 5-4-1 e soprattutto con reparti molto stretti fra loro non concedeva spazio sugli esterni agli olandesi e recuperava palla con una certa facilità. A cominciare da Dzeko, lavoravano tutti dentro un sano concetto di squadra. All’appello mancava solo Pellegrini, che avrà modo di riprendersi (eccome) nella ripresa.
L’INFORTUNIO DI SPINAZZOLA. In quei 30' è arrivata per cinque volte davanti all’area olandese portando qualche minaccia. Scherpen (classe 2000) ha fatto due parate impegnative su conclusioni da fuori area di Cristante e Dzeko, nelle altre occasioni è mancato un pizzico di precisione. Dall’altra parte, Pau Lopez non aveva troppo lavoro, come invece gli capiterà nel secondo tempo. La Roma poteva puntare forte sulla fascia sinistra dove Spinazzola seminava il panico fra gli olandesi, grazie agli spunti su Antony e Rensch, ma al 23' si è fermato toccandosi il flessore, ha provato a stringere i denti per altri 6' fin quando è stato costretto a lasciare il posto a Calafiori.
UN GOL, 7 ERRORI. Forse è solo un caso, ma dall’uscita di Spinazzola in poi la Roma è scomparsa dal campo e l’Ajax si è impadronita della partita. Il gol è stato preceduto da una buona occasione che Tadic ha sciupato con un sinistro a lato. Sulla rete (39') non si contano gli errori commessi dalla Roma. Li elenchiamo in ordine cronologico. Il primo: Calafiori è salito fuori tempo su Rensch che ha fatto partire l’azione. Il secondo: Cristante ha perso il duello aereo con Tadic che ha toccato la palla sulla linea di metà campo per Klaassen. Il terzo: Diawara non ha marcato preventivamente Klaassen che in sforbiciata ha servito Antony. Il quarto: dopo che Ibanez aveva recuperato e recuperato palla su Antony, ancora Diawara ha fatto un passaggio indietro verso Mancini molto corto. Il quinto: Mancini era comunque in leggero vantaggio, rispetto a Klaassen, su quel pallone ma invece di fare un passo avanti è rinculato. Il sesto: Calafiori è rimasto troppo indietro e non ha coperto la zona dove era libero Tadic. Il settimo: Mancini anziché restare incollato a Klassen in area di rigore è scappato verso la linea di porta e Klaassen ha girato in rete l’assist di Tadic, erano tutt’e due liberissimi. La Roma ha sbandato e Pau Lopez ha salvato il 2-0 sul sinistro di Antony. E’ da quel momento che è iniziata la grande partita dello spagnolo.
LA SVOLTA. Ancora più decisivo Pau Lopez lo è stato a inizio ripresa quando ha respinto il rigore (calciato non male, malissimo) da Tadic: gli è bastato restare in piedi e fermo per ribattere il tiro dal dischetto. Il rigore era arrivato per un’altra serie di errori difensivi della Roma, stavolta riconducibili a un atteggiamento che è difficile da spiegare: la costruzione da dietro, sempre e per forza. Così Ibanez prima ha regalato palla a Rensch e poi ha abbattuto Tadic in area di rigore. Ibanez troverà comunque il modo di farsi perdonare. Secondo la più antica legge del calcio, gol sbagliato, gol subìto. E sempre per questa assurda manìa di far partire a tutti i costi l’azione dal basso. Alvarez ha perso palla sulla pressione di Pellegrini, Pedro l’ha agganciata e lo stesso Alvarez l’ha steso al limite dell’area. E’ stato proprio Pellegrini a prendere il pallone, mirare e centrare la porta che Scherpen ha improvvisamente aperto facendosi sgusciare il pallone dalle mani. Uno a uno, con la differenza fatta dai due portieri.
ANCORA PAU LOPEZ. ten Hag ha tolto l’inutile Neres per fare entrare Brobbey, il Lukaku dell’Ajax, al centro dell’attacco. Proprio Brobbey ha avuto da Tadic la palla del 2-1, ma l’uscita coraggiosa e tempestiva di Pau Lopez gli ha tolto il gol. Non è finita qui la serata speciale del numero 1 spagnolo, decisivo poco dopo su un colpo di tacco di Antony respinto con la gamba. A un quarto d’ora dalla fine Fonseca ha tolto Dzeko (fondamentale nella manovra della Roma) per far entrare Borja Mayoral e Villar per far respirare Veretout. Per Pau Lopez, altro intervento di spessore su girata di Antony. Nel giro di pochi minuti sono stati ammoniti Rensch e Bruno Peres: entrambi diffidati, salteranno il ritorno.
LA RIMONTA. Pur soffrendo, la Roma non ha mai rinunciato a ribattere colpo su colpo e sullo sviluppo di un calcio d’angolo ha segnato il gol del 2-1. Dalla bandierina il destro di Pellegrini, palla respinta da Klaassen ma sul petto di Ibanez che così l’ha controllata, l’ha fatta scendere e con un sinistro di grande coordinazione l’ha piazzata sotto la traversa.
:(actionzone)
IL TABELLINO
AJAX-ROMA 1-2 (primo tempo 1-0)
Marcatori: 39′ Klaassen, 57′ Pellegrini, 87′ Ibanez
Assist: 39’ Tadic
Ammoniti: 72′ Rensch, 78′ Peres, 86′ Martinez, 90′ Cristante, 94′ Calafiori
Ajax (4-3-3): Scherpen; Rensch (78′ Klaiber), Timber, Martinez, Tagliafico; Klaassen, Alvarez, Gravenberch; Antony (88′ Idrissi), Tadic, Neres (64′ Brobbey). All.: Erik ten Hag
Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Peres, Diawara, Veretout (77′ Villar), Spinazzola (29′ Calafiori); Pedro, Pellegrini; Dzeko (77′ Mayoral) All.: Paulo Fonseca
Arbitro: Karasev (RUS)