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La Roma passeggia col Braga, ma Dzeko si fa male: era pronto per il Milan e ora...
LA PARTITA – Una partita alla volta, prima quella di Europa League. Che la Roma, anche senza difensori, ha vinto senza soffrire mai. Troppo morbido il Braga per impensierire i giallorossi, pure in formazione che definire rimaneggiata è un eufemismo. Davanti a Pau Lopez c'è un solo difensore centrale di ruolo, è Gianluca Mancini, anche lui parzialmente adattato sul centrosinistra: libero gioca Bryan Cristante, alla sua destra tocca a Rick Karsdorp. Di esperimento in esperimento, a tutta fascia da una parte c'è Jordan Veretout, che tanto sa fare tutto e lo fa bene, dall'altra Bruno Peres, mentre in mezzo ci pensa Gonzalo Villar a dettare i tempi del gioco al fianco di Amodou Diawara. E davanti vanno alla ricerca della forma perduta i vari El Shaarawy, Pedro e Dzeko: c'è di peggio, sicuramente. Proprio loro tre infatti creano le occasioni più interessanti, il Faraone in particolare appare voglioso di ritrovare il ritmo buono per volare all'Europeo. Al 24' vengono spazzate via le misere velleità portoghesi di riaprire il discorso qualificazione: Dzeko dialoga con El Shaarawy, il tiro a giro si stampa sul palo ed è il bosniaco a trovare il tapin vincente baciando a sua volta il palo interno. Un gol a suo modo storico, è il numero 29 in competizioni europee con la maglia della Roma di Dzeko, staccato Francesco Totti, nessuno ha fatto meglio di lui. L'1-0 basta e avanza, i giallorossi però continuano a fare la propria partita, al 40' solo la traversa nega la gioia del gol a Pedro su assist di un pimpante El Shaarawy. Nella ripresa i ritmi calano, un po' si fa accademia, un po' si aspetta il 90' senza farsi male. Solo che nel bel mezzo della girandola di cambi, è Dzeko che si fa male. È il 67', al suo posto entra ovviamente Borja Mayoral, la Roma continua a giocare, sbaglia un rigore con Pellegrini al 72' (pessima esecuzione, palla fuori) e poi raddoppia con Carles Perez al 75'. A tempo quasi scaduto poi la sfortunata autorete di Cristante a cui la Roma reagisce ancora con la zampata sottoporta di Borja Mayoral. Finisce così, 3-1, una partita che di fatto non è mai stata in discussione.
VERSO IL MILAN – Più che il Braga, nei pensieri della Roma non poteva che esserci il Milan. Partita che a questo punto non dovrebbe vedere tra i protagonisti Dzeko, che al contrario sembrava lanciato verso una maglia da titolare: le gerarchie a questo punto non cambieranno, resta Borja Mayoral il centravanti su cui puntare nella supersfida di domenica sera. Intanto Fonseca in vista della sfida di campionato ha provato anche a far riposare chi poteva nonostante l'emergenza, Leonardo Spinazzola per esempio ha dato il cambio dopo un'ora a Veretout, è andata in scena anche la staffetta Villar-Pellegrini, quella tra Dzeko e Borja Mayoral è arrivata con qualche minuto di ritardo. Poi la formazione anti-Milan sarà inevitabilmente ancora adattata e incerottata, Fonseca ritroverà ultime scelte fuori dalla lista Uefa come Fazio e Juan Jesus, uno dei due giocherà solo se strettamente necessario ma resta favorito Bruno Peres con la conferma di Spinazzola nel trio di centrali. Insomma, farà ancora una volta di necessità virtù, Fonseca. Che archivia il match col Braga perdendo un altro pezzo, quello più importante, proprio quello che nonostante tutto sperava di recuperare.
ROMA-BRAGA 3-1 (primo tempo 1-0) Marcatori: 23′ Dzeko, 74′ Perez, 87′ Cristante (aut.), 91′ Mayoral Ammoniti: Veretout ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Karsdorp, Mancini, Cristante; Veretout (59′ Spinazzola), Diawara Villar (45′ Pellegrini), Peres; Pedro (77′ Mkhiataryan), El Shaarawy (59′ Perez); Dzeko (67′ Mayoral). Allenatore: Fonseca. BRAGA (4-3-3): Tiago Sá; Ze Carlos, Tormena, Rolando, Sequeira (70′ Borja); Gaitan (59′ R. Horta), Novais, Piazon (59′ Fransergio); Sporar (59′ Abel Ruiz), A. Horta, Galeno (77′ Infande). Allenatore: Carvalhal. Arbitro: Ekberg