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La Roma in ansia: non basta Totti, i cori discriminatori continueranno
Tuttavia, secondo quanto riporta l'emittente Retesport, l'esternazione del capitano non sarebbe piaciuta a tutti i tifosi. L'uscita 'suggerita' dalla società ha avuto l'effetto contrario in quegli ultrà convinti a proseguire con la protesta. Purtroppo, se questo tipo di cori si ripetessero, le sanzioni diventerebbero più pesanti, con il fondato rischio di punti di penalizzazione in classifica per una squadra in lotta per lo scudetto o quanto meno per la qualificazione 'diretta' in Champions.
Abbassare i toni può essere, di conseguenza, una giusta soluzione al dibattito. Perchè se una frangia di pubblico giustifica la propria presa di posizione come una battaglia di libertà, è bene ricordare loro due concetti: il primo è che questa finisce dove inizia quella degli altri (è pacifico pensare che non tutti i membri dello stesso settore dello stadio siano d'accordo ad intonare cori discriminatori), la seconda riguarda la stessa norma, destinata a cambiare a partire dalla prossima stagione. I vertici del calcio hanno capito di aver sbagliato e sono pronti a fare un passo indietro. Tifosi 'arrabbiati': abbiate pazienza ancora tre mesi. Lo stesso Vesuvio vi ringrazierà.