La Roma ritrova Calafiori: dall'infortunio choc al contratto, è una carta anche per Fonseca
L'INFORTUNIO CHOC - L'8 ottobre 2018, durante un match di Youth League contro il Viktoria Plzen il ginocchio di Calafiori andò ko. La diagnosi del professor Mariani, medico che a Villa Stuart ha curato e operato tanti dei giocatori della nostra Serie A per infortuni alle ginocchia, fu drammatica: "Lussazione del ginocchio sinistro, con la rottura di tutti i legamenti, dei menischi e della capsula”. Un infortunio più grave di tanti altri per un ragazzo appena 16enne, che convinse Edin Dzeko a mostrare la sua maglia a bordo campo dopo un gol e che che spinse l'ex capitano giallorosso Daniele De Rossi a fargli visita più volte durante il percorso di recupero: "De Rossi mi è stato molto vicino - dichiarò poco dopo l'infortunio -. La dedica di Dzeko? Stavo guardando la partita in ospedale e non mi aspettavo un gesto simile".
RAIOLA E IL CONTRATTO - Calafiori non si operò a Roma, scelse di volare negli Stati Uniti e farsi visitare dall’equipe del Dott. Freddie Fu, colui che operò Zlatan Ibrahimovic dopo il ko al ginocchio subito con il Manchester United. Una decisione spinta e suggerita da Mino Raiola, agente sia della punta oggi del Milan che del ragazzo. Il super agente non si limitò a questo, perché convinse la Roma che Calafiori sarebbe tornato e più forte di prima tanto che il club giallorosso scelse di rinnovargli il contratto che oggi è in scadenza il 30 giugno 2022.
CARTA PER FONSECA - A inizio stagione Calafiori si è presentato al 100% in ritiro, ha messo forza e minuti nelle gambe e questa è, finalmente, la stagione della sua consacrazione. Terzino sinistro mancino di piede, lunghe leve e grande capacità di spinta, ha anche una discreta dote tecnica anche se l'anno perso, ovviamente, dovrà essere recuperato. In stagione ha collezionato 11 presenze, 2 gol e 1 assist in Primavera, un grande spavento nel derby di categoria con la Lazio dove il ginocchio si è leggermente girato costringendolo a 3 settimane di stop, ma anche 4 convocazioni in prima squadra dove è andato in panchina a disposizione di Paulo Fonseca che ha più volte dimostrato di credere in lui. E la Nazionale? Ha ritrovato anche quella e ora ha iniziato il percorso di reinserimento nell'Under 19 di Bollini che presto affronterà il percorso di qualificazione ai prossimi Europei. In bocca al lupo.