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La Roma aggancia la Juve e può sognare in grande, ma Abisso rovina la gara col Toro
L’ha vinta la Roma (con 3 gol ma senza entusiasmare), l’ha persa il Torino (nonostante l’orgoglio), l’ha rovinata Abisso in una di quelle serate in cui la categoria arbitrale finisce per forza sotto accusa. L’arbitro di Palermo ha ammonito dopo 7' Singo per un fallo su Mkhitaryan. Giallo giusto. Dopo altri 8', Singo ha fatto un intervento onesto, senza la minima volontà di far male, allungando il piede (ma tenendolo basso) per cercare la palla su cui Spinazzola è arrivato per primo. Era fallo, ma nemmeno lontanamente da giallo. Era appena il 15' del primo tempo, punteggio 0-0, Abisso si è frugato nel taschino, ha tirato fuori un altro giallo e ha cacciato il giovanissimo ivoriano. La partita vera è finita lì. Ne è iniziata un’altra impari e ingiusta.
AVVIO GRANATA - In quel primo quarto d’ora la Roma aveva avuto l’occasione più ghiotta, però Bruno Peres aveva sbucciato la palla sull’assist di Mkhitaryan, il migliore dei giallorossi fin da allora. La partita, però, la stava giocando meglio il Torino. Con una rivoluzione partita dal cambio del portiere (fuori Sirigu, il dodicesimo della Nazionale, dentro Vanja Milinkovic-Savic), Giampaolo aveva sorpreso Fonseca. Il tecnico granata ha schierato la difesa a 5, con tre centrocampisti di contenimento e con Lukic alle spalle dell’unica punta, Belotti. La Roma ha tardato a trovare le contromisure, non sapeva come interrompere le ripartenze del Torino, appoggiate sulle spalle di Belotti. Una volta in 10, Giampaolo ha tolto Gojak e inserito Ansaldi a sinistra, con Vojvoda riportato a destra, per schierare la squadra col 5-3-1.
IL SIGILLO DI MKHITARYAN - Pur senza esagerare come ritmo e qualità, la Roma ha invaso la metà campo del Toro e ha segnato con Mkhitaryan. L’azione è partita da un anticipo di Mancini su Belotti, un anticipo forse viziato da un fallo del romanista sul Gallo. Per l’armeno era il 7° gol in questo campionato ed è diventato il centrocampista che ha preso parte a più gol in questa stagione nei migliori 5 tornei d’Europa: 12, con 7 reti e 5 assist. Non solo, Mkhitaryan ha preso parte a 14 gol in 17 gare (8 gol e 6 assist) tra Serie A e Europa League. Sono numeri da grande giocatore.
POI IL RIGORE - Il Torino si è difeso come poteva, quindi con molte difficoltà. Del resto se ha la peggiore difesa del campionato, una ragione dovrà esserci. La Roma ha raddoppiato su rigore con Veretout (una sentenza dal dischetto: 9 gol su 9 rigori da romanista), rigore causato da un contatto di Bremer su Dzeko che si era avventato su uno sciagurato passo indietro, verso il portiere, di Belotti.
I CAMBI “INTELLIGENTI” DI FONSECA - Nel finale del primo tempo si è fatto male Ansaldi ed è entrato Edera. Era già la seconda “finestra” di sostituzioni per Giampaolo. Nell’intervallo, l’allenatore granata ha fatto altri due cambi, Rincon e Segre per Meité e Lukic. Due anche le sostituzioni di Fonseca, ma mirate su...Abisso. Dopo aver espulso Singo, l’arbitro di Palermo ha preso ad ammonire al primo starnuto e sul suo taccuino sono finiti anche Bruno Peres e Mancini. Questa era la ragione per cui i due sono rimasti negli spogliatoi: con questo Abisso, poteva succedere di tutto. Al loro posto sono entrati Karsdorp e Kumbulla.
SFONDAMENTO A SINISTRA - La Roma ha continuato a giocare a basso ritmo, sfruttando la qualità della zona di sinistra con gli attacchi di Spinazzola, gli spunti di Mkhitaryan e la spinta di Veretout. Da Spinazzola è arrivata una bella palla-gol per Pellegrini che si è fatto respingere il tiro da Lyanco. Dopo meno di un’ora, sul 2-0 e senza più partita, Fonseca ha tolto Dzeko (col pensiero rivolto a Bergamo) e Villar per la stessa ragione per cui aveva sostituito Bruno Peres e Mancini: con un giallo che gli pendeva sulla testa e con l’Abisso di questa gara meglio evitare sorprese. Sono entrati Borja Mayoral e Pedro, mentre Pellegrini è arretrato a centrocampo accanto a Veretout.
LA TRAVERSA DI EDERA - La Roma ha pensato di congelare la gara col possesso palla (63 per cento nella ripresa) e ha commesso un brutto errore considerando chiusa la contesa, mentre il Toro, col suo storico orgoglio, ha provato la miracolosa rimonta. Edera, con un tiro violentissimo, ha centrato l’incrocio dei pali, ma appena la squadra di casa ha ribaltato l’azione ha segnato il terzo gol con una bella azione tutta a un tocco: Mkhitaryan, Pedro, Borja Mayoral e conclusione di sinistro di Pellegrini sotto la traversa. Sarebbe finita, strafinita, per tutti ma non per una squadra che ha un cuore come quello del Toro e soprattutto che ha un capitano come Belotti. E’ stato lui a trascinare ancora i granata in avanti, Pau Lopez ha respinto male un suo tiro da fuori area, Ibanez ha peggiorato la situazione con un intervento scomposto e Belotti, di rapina, ha segnato il suo gol numero 101. Giampaolo ha provato l’ultima carta, quella di Bonazzoli, che si è presentato con un sinistro uscito di niente. La Roma era in affanno, aveva perso tensione e non riusciva a rientrare in partita, mentre il Toro stava continuando ad attaccare, ma gli sforzi finali non sono bastati all’ultima squadra della classifica.
ZONA-CHAMPIONS - Con le 3 reti dell’Olimpico, la squadra di Giampaolo è arrivata a 30 gol subiti in 12 partite. Troppi. Non è beneaugurante questo dato statistico: l'ultima squadra che è riuscita a evitare la retrocessione subendo 30 gol dopo le prime 12 gare di Serie A è stata la Pro Patria nel 50-51. La Roma vive invece un momento di sorprendente convinzione. I tre punti l’hanno spinta al terzo posto dove ha agganciato la Juventus, dopo il sorpasso su Napoli e Sassuolo. Il Milan ha quattro punti in più, l’Inter tre. Se si parla di scudetto, dobbiamo ricordarci anche di Fonseca.
IL TABELLINO
Roma-Torino 3-1 (primo tempo 2-0)
Marcatori: 27′ Mkhitaryan, 44′ Veretout (rig.), 68′ Pellegrini, 73′ Belotti
Assist: 68' Mayoral
Espulsi: 14′ Singo (doppia ammonizione)
Ammoniti: 7′ Singo, 21′ Peres, 23′ Mancini, 56′ Villar, 78′ Lyanco
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini (45′ Kumbulla), Smalling, Ibanez; Bruno Peres (45′ Karsdorp), Veretout, Villar (60′ Pedro), Spinazzola (70′ Calafiori); Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko (59′ Mayoral). All.: Paulo Fonseca
TORINO (3-5-1-1): Milinkovic-Savic; Buongiorno (77′ Bonazzoli), Lyanco, Bremer; Singo, Gojak (23′ Ansaldi 45′ Edera), Meite (45′ Rincon), Linetty, Vojvoda; Lukic (45′ Segre); Belotti. All.: Marco Giampaolo
Arbitro: Abisso
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