La Roma divora gli allenatori che fanno risultati: da Garcia e Di Francesco a Fonseca. Il prossimo sarà Allegri?
La Roma ha scaricato come fossero ferri vecchi prima Garcia, colui che ha rilanciato il sogno della grande sfida alla Juve, e poi Di Francesco, che ha guidato i giallorossi a una storica semifinale di Champions dopo un’epica rimonta sul Barcellona. Diverso il discorso di Spalletti, che ha deciso di andarsene all'Inter di sua volontà. Ora è la volta di Fonseca.
Fonseca ha in mano una buona squadra, che nei pronostici di inizio campionato era considerata generalmente inferiore a Juve, Inter e Napoli e forse anche all’Atalanta e più o meno al livello del Milan e della Lazio. Una formazione da quinto, sesto o settimo posto, insomma, alla quale i Friedkin hanno imposto un obiettivo più alto: la Champions. Adesso, con Juve-Napoli da recuperare, la Roma è terza avendo conquistato 35 punti (uno lo ha perso per il pasticcio regolamentare di Verona con Diawara): davanti ha solo Milan e Inter. Eppure attorno a Fonseca si respira un’aria da tregenda, come se stesse lottando per la salvezza con poche possibilità di riuscita.
La Roma ha perso malissimo il derby, si è fatta eliminare dallo Spezia in Coppa Italia e, soprattutto, in questa gara ha commesso un nuovo e molto grave errore regolamentare sostituendo il sesto calciatore senza poterlo fare. Uno sbaglio, quest’ultimo, che la stessa società ha attribuito al team manager, licenziandolo, e non a Fonseca. E allora com’è possibile che un allenatore terzo in classifica - e qualificato in Europa League - possa essere sottoposto a questo stillicidio, esterno e soprattutto interno alla Roma? Tutto per due partite perse, sebbene in modo clamoroso?
In attesa di una risposta che non arriverà, la sensazione è che il futuro di Fonseca sia segnato: al prossimo passo falso, salterà. E si cercherà di portare in giallorosso Allegri. Se poi le cose non andranno bene per qualche partita, divoreranno anche lui.
@steagresti