La Roma dice 'no' a Trezeguet
David Trezeguet sulla Roma, non il contrario. Il mondo capovolto, a tredici anni di distanza. Nell'estate del 1998 il presidente Sensi provò ad ingaggiare lui ed Henry. Fu un vero e proprio blitz, una trattativa tenuta segreta agli addetti ai lavori. Fu pizzicato all'aeroporto di Fiumicino da uno steward tifoso giallorosso. Chiamò una radio locale: 'Ho appena visto il presidente Sensi imbarcarsi su un volo diretto a Nizza. Era con lui la signora Maria. Mi ha detto che andavano a prendere Henry e Trezeguet'. Era vero. Ma il presidente non ci riuscì, nonostante per David, Franco offrì 36 miliardi di lire. L'attaccante si trasferì due anni più tardi alla Juventus per 45 miliardi e lì costruì la sua favolosa carriera. Centotrentotto gol in maglia bianconera, cinquantaquattro con la divisa dei Blues.
Un Mondiale ed un europeo a nostre spese. Poi il lento declino, come è nella natura. La rapidità non è più quella di un tempo, la condizione fisica nemmeno, ma il fiuto del gol è rimasto inalterato, come dimostrano le dodici reti messe a segno con la maglia dell'Hercules nella scorsa stagione, che tuttavia non gli hanno fruttato il rinnovo del contratto. Oggi David Trezeguet ha 34 anni ed è svincolato. Cioè senza una squadra. Dopo sedici anni da protagonista. Nel frattempo il Napoli non pensa più a lui ed è saltato il suo trasferimento al Psg, mentre è di pochi giorni fa la notizia di un interessamento del Nizza, ma l'attaccante ha preso tempo. Vuole una squadra importante, per far vedere a tutti che non è finito.
Ha scelto la Roma, e poco dopo ha squillato il telefono di Sabatini, che a dir la verità non è sembrato troppo entusiasta. David ha un ingaggio altissimo: circa 2,5 milioni di euro. Il progetto della Roma consiste in altro. Nilmar ed uno tra Leandro Damiao ed Osvaldo, se parte Borriello. La risposta, allora, è stata un 'no' cordiale. E' proprio il caso di ribadirlo: a tredici anni di distanza, il mondo si è capovolto.