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    La Roma è spietata come non mai e annienta il Verona: è la vittoria che dà ragione a Fonseca e a Borja Mayoral

    La Roma è spietata come non mai e annienta il Verona: è la vittoria che dà ragione a Fonseca e a Borja Mayoral

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Dzeko chi? Dopo la vittoria di cuore contro lo Spezia nella prima partita dopo l’esclusione del bosniaco ne è arrivata un’altra ancora più bella, una vittoria piena sul Verona con Borja Mayoral, il sostituto dell’escluso, protagonista come e più di Mkhitaryan e Pellegrini. L’ex madridista ha propiziato l’1-0, fatto l’assist per il 2-0 dell’armeno e segnato il 3-0. Pensare che sia lui il titolare contro la Juve, anche se Dzeko dovesse rientrare in gruppo a fine mercato, non è per niente sbagliato. Contro la Juve, peraltro, mancherà Lorenzo Pellegrini, ammonito e già diffidato. Ma intanto questa vittoria vale tanto, per l’ambiente, per Fonseca, soprattutto per la classifica col controsorpasso alla Juve, la risposta immediata a Napoli e Lazio e il terzo posto in solitaria.

    I 100 SECONDI DELLA ROMA - In meno di 100 secondi la Roma ha preso partita e vittoria. Cento secondi, tre fiammate, due gol. Altri sette minuti e partita chiusa col 3-0. Decisivo l’attacco romanista con Borja Mayoral, Mkhitaryan e Lorenzo Pellegrini (oltre alla regìa illuminata di Veretout), ma forse di più, e nel senso opposto, la difesa del Verona, sempre fuori quadro nelle azioni di tutt’e tre i gol. Il meglio della Roma è iniziato al 20', dopo un avvio equilibrato. Al primo attacco, una perfetta verticalizzazione di Veretout (dopo un errore in uscita di Gunter) ha aperto in due la difesa di Juric, messa malissimo, larga, slabbrata, senza marcature preventive e con Dawidowicz che teneva largamente in gioco Borya Mayoral; lo spagnolo ha piazzato prima uno scatto micidiale e poi un bel diagonale su cui Dawidowicz, per deviare in angolo, si è infortunato ed è stato medicato fuori campo. Pellegrini non ha aspettato che il veronese rientrasse, ha battuto subito l’angolo che il colpo di testa di Mancini, marcato male da Barak, ha trasformato nel primo gol con la palla che ha attraversato una selva di cosce, polpacci e caviglie e beffardamente si è infilata alle spalle di Silvestri.

    DIFESA VERONA IN TILT - Cento secondi, ancora la difesa dell’Hellas sottosopra: stavolta è stato Zaccagni a sbagliare il passaggio in uscita, palla intercettata da Ibanez, tocco per Veretout che ha visto Borja Mayoral da solo in una prateria sconfinata (un atteggiamento difensivo folle quello del Verona), lo spagnolo è partito di nuovo nello spazio immenso, Silvestri è dovuto uscire, Borja ha cercato di aggirarlo, non c’è riuscito ma ha fatto ugualmente la cosa giusta, palla a Mkhitaryan che di sinistro l’ha scaraventata sul primo palo, mentre Silvestri se l'aspettava dall’altra parte. Nona rete in campionato per l’armeno, quanti ne aveva fatti in tutto il campionato scorso. L’uno-due ha stordito il Verona e la Roma, spietata come non lo era mai stata in questa stagione, se n’è approfittata di nuovo. Dawidowicz era così impaurito dell’attacco romanista che ha regalato un angolo pur non avendo nessuno alle spalle. Veretout dal corner, respinta di pugno di Silvestri, appostato al limite dell’area Pellegrini ha raccolto la palla e fatto partire una sassata di destro al volo, anche stavolta Silvestri ha respinto d’istinto, ma a due passi Borja Mayoral ha bruciato tutti sul tap-in. Lo spagnolo col nono gol stagionale ha eguagliato il suo record personale.

    DUELLI ROMANISTI - In tutto il primo tempo il Verona non è stato capace di creare una sola vera occasione. E se Juric contava sulla forza della sua difesa, alla vigilia la migliore del campionato con appena 18 gol subiti come la Juventus, ma ha fatto male i suoi calcoli perché proprio la difesa lo ha tradito. Per come erano disposte le squadre (tutt’e due col 3-4-2-1), la partita si doveva sviluppare per forza con i duelli diretti e qui la tecnica superiore dei romanisti ha avuto nettamente la meglio. Se al Verona manca il furore, come è successo all’Olimpico, diventa tutto più complicato. Questi sono stati i duelli: Mancini su Zaccagni, Ibanez su Barak, Smalling (che si è fatto male e ha lasciato il posto dopo 12' all’ex Kumbulla) su Kalinic (che poi è passato sotto le grinfie di Ibanez), Karsdorp su Lazovic, Spinazzola su Faraoni, Villar su Ilic, Veretout su Tameze, Dawidowicz su Mkhitaryan, Ceccherini su Pellegrini e Gunter su Borja Mayoral. Nemmeno uno dei dieci duelli è stato vinto dal Verona, sono finiti tutti a favore della Roma, alcuni in modo schiacciante.

    IL DEBUTTO DI LASAGNA - Nell’intervallo Juric ha cercato di rivitalizzare l’attacco facendo debuttare Lasagna al posto dell’ex Kalinic, spento e quasi assente per tutto il primo tempo. Nei primi 10' la Roma ha giocato un calcio molto bello, tecnico e organizzato, il Verona non era in grado di ostacolare i giallorossi. Così il tecnico di Spalato ha tentato il colpo grosso cambiando tre giocatori: dentro Dimarco, Bessa (pure lui all’esordio) e Colley per Faraoni, Ilic e Zaccagni. Ma appena fatto il triplice cambio, la Roma in contropiede è andata a un passo dal 4-0 con un attacco in contropiede rifinito da Pellegrini, concluso da Spinazzola e respinto con una prodezza da Silvestri. Juric, come detto, aveva cambiato quasi tutto l’attacco e proprio due nuovi entrati, Bessa e Colley, il primo con il cross, il secondo con il colpo di testa (Mancini lo ha perso), hanno riportato il Verona in partita con la rete del 3-1. Per rallentare il ritmo, tenendo di più la palla, Fonseca ha messo Cristante al posto di Villar. La Roma, sempre in contropiede, ha avuto almeno due volte la possibilità di segnare il quarto gol, ma non è stata cattiva come nel primo tempo.

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    IL TABELLINO


    Roma-Verona 3-1 (primo tempo 3-0)

    Marcatori: 20′ Mancini, 22′ Mkhitaryan, 30′ Mayoral, 62′ Colley

    Assist: 20’ Pellegrini, 62’ Bessa

    Ammoniti: 17′ Pellegrini, 23′ Faraoni, 38′ Kumbulla

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling (12′ Kumbulla), Ibanez; Karsdorp (81' Peres), Villar (71′ Cristante), Veretout (81' Diapra), Spinazzola; Pellegrini, Mkhitaryan; Borja Mayoral (81' Perez). All.:  Paulo Fonseca.

    Verona (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini (36’st Udogie); Faraoni (57′ Dimarco), Tameze, Ilic (57′ Bessa), Lazovic; Barak, Zaccagni (57′ Colley); Kalinic (45′ Lasagna).  All.: Ivan Juric.

    Arbitro: Piccinini
       
     
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