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La Roma condanna la Salernitana e Mourinho ritrova Zaniolo in tempo per un'altra rimonta: quella col Bodo
LA PARTITA - Salernitana in vantaggio nel primo tempo grazie a Radovanovic su calcio di punizione dal limite (barriera aperta e colpevole), con una Roma incapace di mettere realmente paura a Sepe, il portiere ospite. Campani coraggiosi e concentrati; giallorossi lenti, macchinosi e spesso fuori giri. E proteste da entrambe le parti per due episodi contestati in area di rigore (alla Roma prima assegnato e poi tolto dal Var un penalty, comunque). Nella ripresa Mou ha cambiato immediatamente l'attacco: fuori Kumbulla (Karsdorp arretrato in difesa), dentro Zaniolo al fianco di Abraham e Felix. Roma a trazione anteriore e sbilanciata. I giallorossi, però, hanno continuato ad attaccare male (occasionissima sprecata di testa da Felix), la Salernitana si è difesa con ordine provando anche a ripartire. Tre cambi tutti insieme, poi: dentro Zalewski (bene), Shomurodov e Carles Perez per l'assalto finale. Dentro anche Veretout (bene anche lui), dopo un decisivo salvataggio di Rui Patricio su Kastanos: Roma senza un senso tattico logico ma costantemente a testa bassa verso la porta della Salernitana. Inutilmente, fino al chirurgico sinistro dal limite di Carles Perez a dieci dalla fine. Poi, dopo una abbondante manciata di secondi, il piattone da tre punti di Smalling su punizione dalla sinistra di Veretout. Sorpasso completato in tre minuti.
IL PROTAGONISTA - Un paragrafo a parte lo merita Nicolò Zaniolo, tenuto in avvio in panchina da Mou e entrato in campo - come detto - all'inizio della ripresa. Il numero 22, assente dalla gara di Conference contro il Vitesse dello scorso 17 marzo, non segna all'Olimpico in campionato esattamente da 890 giorni (cioè 29 mesi e 24 giorni), da quel lontanissimo Roma-Napoli 2- 1 del 2 novembre 2019. Complessivamente, Zaniolo contro la Salernitana ha collezionato la 34esima presenza stagionale, con 4 gol all'attivo. Un bottino non in linea con le attese del club e, probabilmente anche con quelle del giocatore e del suo variegato staff. Oggi ci ha provato più volte, ha dimostrato di stare bene, è entrato in campo con la testa giusta ma o la mira non è stata quella giusta oppure Sepe gli ha sbarrato la strada. Verrà utile giovedì, in Conference League contro il Bodo.
ROMA AMA LA ROMA - Lo chiamano “Effetto Mou”, ma non è merito esclusivo del portoghese se all'Olimpico oggi pomeriggio c'erano oltre 64266 spettatori. Per la partita contro la Salernitana ultima in classifica, non per una sfida scudetto. Stadio sold out anche/soprattutto per le scelte dei silenziosi Dan e Ryan Friedkin, cioè prezzi popolarissimi, agevolazioni praticamente per tutti e, quindi, tanta tanta gente in curva o in tribuna. Negli ultimi venti anni, ad eccezione per le partite di addio di Francesco Totti e Daniele De Rossi, non c'era mai stato così tanto pubblico come oggi pomeriggio. E il dato, in questo periodo di calcio al rallentatore, non può, non deve essere sottovalutato. Così come quello che riguarda l'affluenza che ci sarà giovedì in occasione della partita contro il Bodo in Conference League: ancora (oltre) sessantamila persone alle pendici della collina di Monte Mario. Roma ama la Roma, al di là dei risultati. Da sempre, lo racconta la storia. Ma in questo periodo forse un po' di più.
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IL TABELLINO
Marcatori: 22' Radovanovic, 81' Carles Perez, 85' Smalling
Assist: 85' Abraham
Ammoniti: 13' Bohinen (S), 21' Kumbulla (R), 30' Djuric (S), 41' Gyomber (S), 54' Cristante (R), 67' Ribery (S), 75' Kastanos (S), 80' Mkhitaryan (R), 80' Zortea (S), 89' Radovanovic (S), 89' Abraham (R)
ROMA: Rui Patricio; Kumbulla (46' Zaniolo), Smalling, Ibañez; Karsdorp, Cristante (75' Veretout), Sergio Oliveira (67' Perez), El Shaarawy (67' Zalewski); Mkhitaryan; Felix (67' Shomurodov), Abraham. All.: Mourinho.
SALERNITANA: Sepe; Gyomber, Radovanovic, Ranieri (59' Dragusin); Mazzocchi, Ederson, Coulibaly L., Bohinen (65' Kastanos), Obi (65' Zortea); Djuric, Ribery (75' Verdi). All.: Nicola.
Arbitro: Volpi