La rivoluzione Juve parte già a gennaio: da McKennie e Locatelli alle scadenze, nessuno è più al sicuro
LA 'DATA DI SCADENZA' DI ALLEGRI - Il 14 novembre, quando arriverà la pausa per il Mondiale, sarà la data decisiva per Massimiliano Allegri, appeso a un filo nonostante le parole di Andrea Agnelli: se la Juve vuole cambiare guida tecnica il periodo da sfruttare è senza dubbio quello della sosta lunga, per cercare di rifondare e ripartire a gennaio. Dunque, fila serrate per ora, poi per l'allenatore si vedrà, con alcuni nomi che restano tra i papabili.
IL RITIRO, IL CALENDARIO E IL MONITO DI AGNELLI - Quello che però forse interessa maggiormente nel centro d'allenamento della Continassa, dove da ieri è in corso il ritiro deciso da tecnico e società dopo la sconfitta in Champions League contro il Maccabi, è il futuro dei giocatori, tra cui ci sarebbe già stato un primo duro confronto, in seguito al severo monito di Agnelli: coloro che non dimostrassero impegno per uscire dalla crisi potrebbero essere ceduti già nella finestra invernale, soprattutto se anche il distacco dal quarto posto dovesse aumentare vertiginosamente e si ritenesse improbabile la qualificazione alla prossima Champions, ad ora distante 7 punti ma con le sfide cruciali del derby, del derby d'Italia contro l'Inter, della Lazio, del Napoli e dell'Atalanta da sostenere tutte entro il 22 del primo mese del 2023.
I NOMI CHE RISCHIANO - Rischiano anche nomi eccellenti, d'altronde la rivoluzione non fa prigionieri: sicuramente andranno via in estate i calciatori in scadenza, come Alex Sandro e Cuadrado, ormai fuori dal progetto, o Rabiot, che non rinnoverà alle cifre richieste. ma anche giocatori che sembravano dover essere protagonisti del nuovo corso che possano avere mercato soprattutto in Premier, come i centrocampisti McKennie e Locatelli, non sono certi di restare a Torino. Insomma, nessuno è più al sicuro, e siamo appena ad ottobre.
@AleDigio89