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    La rivincita di Bonucci: alzare la coppa in faccia alla Juve dopo addio e fischi

    La rivincita di Bonucci: alzare la coppa in faccia alla Juve dopo addio e fischi

    • Alessandro Cosattini
    Appuntamento al 9 maggio sempre più vicino: la finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan è ormai dietro l’angolo. Nell’ambiente rossonero è una gara particolarmente sentita per almeno tre ragioni: è la prima finale di Gattuso da allenatore; è la gara che può consentire al Milan di accedere direttamente ai gironi della prossima edizione dell’Europa League; e soprattutto è la prima finale in cui Leonardo Bonucci sfida da avversario la “sua” Juventus. Già, perché mercoledì sera all’Olimpico di Roma Leo sfiderà la squadra con cui ha vinto sei scudetti, tre Coppa Italia e tre Supercoppe italiane. L’ultima partita di Bonucci con la maglia della Juve è stata proprio una finale (persa, a Cardiff, contro il Real Madrid), prima del trasferimento al Milan della scorsa estate. Mercoledì sera per Bonucci sarà la prima finale con la maglia rossonera.

    LA RIVINCITA - Nel match d’andata in campionato, vinto dalla Juventus con la doppietta di Gonzalo Higuain, Bonucci non c’era causa squalifica. Nella sfida di ritorno, invece, Bonucci c’era. Eccome se c’era. Allo Stadium ha segnato dopo 28 minuti di fischi e insulti, staccando tra Barzagli e Chiellini (in una temporanea ricomposizione della BBC) e ha colpito di testa, segnando il gol del momentaneo pareggio. Si trattava della prima partita all’Allianz Stadium da avversario. Esordio in quello che era il suo stadio con gol. Niente male per Leo, che è corso ad esultare con il suo classico gesto dello “sciacquatevi la bocca”. Un’esultanza uguale a quelle che faceva con la maglia della Juventus. Allianz Stadium zittito per un momento, poi sono ricominciati i fischi assordanti, ma non hanno smosso di una virgola Leo. 

    VOGLIA DI COPPA - Post partita senza alcun rimorso: “È stato emozionante tornare qui, sicuramente. Ero dubbioso se esultare. Ho esultato dopo aver sentito l'accoglienza che tutti voi avete visto. Io penso di aver dato tanto alla Juventus. In questi sette anni sono il giocatore che ha giocato di più e non mi sono mai tirato indietro. Nessun rimpianto. Sul gol sono stato furbo. Il mio marcatore era Chiellini, sapendo che vado sempre sul primo mi sono fermato mezzo passo primo. Poi abbiamo fatto quel panino e fortunatamente ho saltato più in alto di tutti. Avrà rosicato ma c'è tantissima amicizia, ci abbiamo scherzato su dopo”, ha detto Bonucci nel post-partita. Gol ed esultanza allo Stadium, ma sconfitta per il suo Milan. Ora c’è la rivincita: ancora Juventus-Milan, ma questa volta all’Olimpico di Roma. In palio c’è addirittura un trofeo, quella Coppa Italia che Leo vuole alzare in faccia alla Juventus. Da Cardiff all’Olimpico, dal presunto litigio con Dybala nello spogliatoio gallese alla scalinata dello stadio di Roma. Leo sogna di alzare il suo primo trofeo da giocatore del Milan. Sarebbe una vittoria personale per lui, che farebbe svanire il sogno doblete per la Juventus e vincerebbe il primo titolo in rossonero. Un titolo, proprio come quello ormai virtualmente vinto dai bianconeri, lo scudetto. Bonucci ha voglia di rivalsa: per lui quella di mercoledì sarà una finale dal sapore unico. 

    @AleCosattini

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