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  • La retrocessione in D, la riammissione in C e il sogno B: i sei mesi folli del Mantova dei miracoli

    La retrocessione in D, la riammissione in C e il sogno B: i sei mesi folli del Mantova dei miracoli

    • Andrea Robertazzi
    ‘Il Mantova dice addio alla Serie C: la sfida con l’Albinoleffe ha sancito il ritorno tra i dilettanti della squadra’. Succedeva questo circa sei mesi fa, quando i lombardi vedevano concludersi nel peggiore dei modi una stagione funesta sotto ogni punto di vista. Era maggio e tutto il popolo biancorosso aveva l’amaro in bocca: dai tifosi al club. Ma lo spauracchio Serie D è stato evitato grazie alla mancata iscrizione in C del Pordenone e alla conseguente riammissione. Che rischia di essere uno dei momenti più importanti della storia del club.

    DALLE STALLE ALLE STELLE - La situazione, come detto, non era delle più felici. Una retrocessione difficile da digerire, caos ambientale, scoramento e delusione. Non certo i migliori presupposti per costruire una stagione di livello. Eppure… grazie a un lavoro eccezionale della società, in poco più di venti giorni il Mantova ha ricostruito da zero, inserendo nuove figure a livello dirigenziale e ristrutturato la rosa per provare a essere competitivi da subito. Si è intuita la volontà del club di cancellare il bruttissimo ricordo della retrocessione sfiorata e di ridare subito linfa a tutto l’ambiente. E i risultati di questo progetto sono stati a dir poco dirompenti.

    FIDUCIA - Già durante l’estate si respiravano ottimismo e fiducia, come dimostrato dall’ottima risposta di pubblico sul fronte abbonamenti. Poi il resto lo ha fatto la squadra in questa prima metà di stagione. Il Mantova al giro di boa è campione d’inverno, ma non solo. La prima del 2024 e del girone di ritorno ha visto la squadra di Possanzini demolire il Padova secondo con un nettissimo 5-0 in trasferta che ha portato il Mantova addirittura a +7 sulle inseguitrici. Mai come in questo caso si può comprendere l’importanza che può avere la strutturazione di un progetto coerente per quanto ambizioso. Il Mantova è rinato dalle proprie ceneri e dopo essere stato virtualmente in Serie D per più di qualche settimana, pochi mesi dopo marcia spedito verso la Serie B.

    IL CAMPIONATO -
    Se il Mantova è in fuga, il Cesena non riesce a scrollarsi la Torres, che da rivelazione assoluta del Girone B è l’unica squadra in grado di tenere i ritmi di un Cavalluccio scatenato e capace di superare anche l’Olbia. Restano due i punti di distacco tra le migliori del girone, che hanno fatto il vuoto con le inseguitrici - comprese big come Perugia, Pescara, Entella e Spal. Un bellissimo duello tra Davide e Golia, che sta animando un campionato che altrimenti sarebbe stato cannibalizzato dai bianconeri di Toscano. Al sud la situazione è ibrida, perché la Juve Stabia perde punti rispetto alle inseguitrici, che si portano a 5 punti dalla vetta. Anche in questo caso va sottolineato come la classifica sia guidata da outsider: Juve Stabia prima, Casertana seconda e Picerno terzo. Con Avellino, Crotone e Benevento più staccati. Insomma, a eccezione del Cesena, tutte le big del campionato stanno faticando non poco, offrendo spazio a un nugolo di provinciali di lusso, che stanno recitando il ruolo della big.

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