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La proposta di Van Basten: 'Togliamo il fuorigioco per migliorare il calcio'
TEMPO EFFETTIVO - "La gente non vuole vedere i giocatori che perdono tempo, che ritardano le rimesse laterali e che sprecano minuti stando a terra. Dobbiamo fare qualcosa per evitare questi comportamenti, gli spettatori vogliono azione. Ci sono troppe situazioni dove si sta guardando il nulla, questo non va bene per il gioco. Tempo effettivo? Sarebbe una grande cosa per il calcio, dobbiamo solo lavorarci. Rimane sempre un grande sport, ma possiamo migliorare nel renderlo più onesto e corretto".
BASTA AL FUORIGIOCO - "Le squadre troverebbero un modo di giocare anche senza il fuorigioco. All’inizio le difese potrebbero arretrare per la paura di trovarsi degli avversari dietro di loro. Ma cambierebbe il modo di interpretare la fase difensiva. "Non è che a quel punto i difensori si dovranno ridurre a chiudersi nella loro area: il portiere non capirebbe nulla. Non sarebbe la soluzione. La linea resterebbe alta, rendendo il tutto più interessante. Se gli attaccanti potessero muoversi anche oltre la linea dei difensori, assisteremmo a molti più gol, rendendo molto più difficile il compito delle difese. Allo stesso modo, senza regola del fuorigioco, i difensori una volta recuperata palla potrebbero lanciare nell’altra metà campo con gli attaccanti che naturalmente avrebbero più spazio. Cambiando la regola, i giocatori in possesso avrebbero più soluzioni e allo stesso tempo gli allenatori potrebbero studiarne di nuove per sfruttare al meglio la situazione".
FIFA, TROPPA POLITICA - "Nel 1992 è stata introdotta la regola che vietava il retropassaggio al portiere, ed è un’ottima regola. Tutte queste piccole cose aiutano e dovrebbero essere prese in considerazione quando si cerca di migliorare il calcio. Ho tante idee, ma non ho il potere per applicarle. Almeno ho le iniziative. Quando sono stato alla FIFA speravo di poter aiutare il gioco del calcio, ma ogni decisione era politicamente complicata con l’IFAB. Forse sono stato troppo onesto e aperto, ho sempre detto loro quello che pensavo. Magari era esagerato per quelle persone".