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    Come cambia la dirigenza della Fiorentina: promosso Pradè, Ferrari raccoglie l'eredità di Barone

    Come cambia la dirigenza della Fiorentina: promosso Pradè, Ferrari raccoglie l'eredità di Barone

    • Filippo Caroli
    Joe Barone, per carattere e per come interpretava il proprio ruolo all’interno della Fiorentina, è sempre stato un personaggio estremamente divisivo. Tenace, ambizioso, decisionista, a volte forse anche un po’ dispotico, ma di certo c’è che la passione che metteva nel suo mestiere non la si vede tutti i giorni. Tant’è che il compianto dg, oltre ad essere gli occhi, la bocca e le orecchie di Commisso a Firenze, aveva competenze operative in ogni ambito che riguardasse la Fiorentina, dalla scelta della marca del caffè da servire nel Viola park, fino al budget da stanziare per il centravanti. L’ultima parola era sempre e comunque la sua. Ed è ovviamente anche per questo che la società gigliata, straziata dal dolore, è stata costretta in fretta e furia a definire un nuovo assetto societario che le permettesse di mantenere continuità aziendale e sportiva nel momento in cui è venuta a mancare la figura cardine per eccellenza.
     
    PROMOSSO - Il comunicato che ha diffuso il club nelle ultime ore ha fatto chiarezza su quello che sarà l’organigramma societario almeno fino a giugno, poi Rocco Commisso valuterà con calma se possa o meno essere il caso di andare ad inserire ulteriori figure all’interno del club. Anche se, in questo senso, il patron viola ha spesso dimostrato di fidarsi dei suoi uomini. Via libera, dunque, alla ‘promozione’ di Daniele Pradè, in questi anni più dirigente istituzionale che tecnico. Un dirigente sportivo prestato all’azienda e che, oggi, torna ad occupare il ruolo di numero uno dell’area sportiva, coadiuvato da Nico Burdisso, il cui ruolo i maligni hanno spesso definito marginale, e che agirà in sinergia proprio con Pradè.
     
    VOLTO NUOVO - Ma la variazione più importante è quella che coinvolge Alessandro Ferrari. Già responsabile della comunicazione di importanti marchi come Il Sole 24 Ore ed Esselunga, Ferrari è entrato in Fiorentina nel 2018 con il ruolo di responsabile delle comunicazioni esterne. Ma i più attenti sanno che in realtà Ferrari è sempre stato molto di più. Vero e proprio uomo ombra di Barone, nel corso degli anni il direttore della comunicazione si è ritagliato uno spazio sempre più importante nell’organigramma societario. Ferrari si è infatti sempre più spesso seduto ai tavoli più importanti che riguardavano la società Fiorentina, dai dialoghi con le istituzioni, fino alle riunioni di mercato vere e proprie. Sarà lui, da ora in poi, a dover gestire l’area aziendale del club. Ferrari parteciperà alle riunioni in Lega, tesserà e manterrà i rapporti con gli altri club e gli attori istituzionali: sarà, in poche parole, il volto della Fiorentina, come lo fu proprio Barone.
     

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