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La promessa di Insigne: 'Napoli, ti porterò in capo al mondo'
NAPOLI E I TIFOSI - "Siete unici, immensi. Seguivo anche io il Napoli in C e l'affetto è sempre stato lo stesso. Spero che sarete sempre numerosi: soltanto così potremo vincere tanti trofei. Solo noi sappiamo cosa significa essere napoletani: è una città stupenda. Io provo a portare tutto questo anche in Nazionale. E cercherò di portarvi in capo al mondo".
I SACRIFICI - "Sin da piccolo ho fatto tanti sacrifici pur di giocare a calcio: mi svegliavo presto al mattino per andare a lavorare e aiutare la mia famiglia, ma oggi faccio parte del Napoli e quindi sono stato ripagato. Sono fiero di tutto quello che ho fatto".
LA PARTITA E IL GOL - "La partita più importante che abbia mai giocato è la finale di Coppa Italia con la Fiorentina, vinta con la mia doppietta. Poi dico l'esordio in A con il Livorno e al terzo posto metto il Real Madrid. Il gol più bello, invece, è la punizione con il Borussia Dortmund in Champions, ma i più significativi restano quelli in Coppa. E' stato incredibile anche segnare al Bernabeu: spero che qualcuno di voi possa provare questa emozione, un giorno".
IL SAN PAOLO - "Esordire con la maglia del Napoli al San Paolo fu fantastico. C'era Mazzarri in panchina: era il mio sogno da sempre, da piccolo facevo il raccattapalle allo stadio".
CURIOSITA' - "I miei amici? Scherzo e sto bene con tutti ragazzi della squadra, ma se dovessi scegliere un compagno di squadra per un viaggio dico Sepe: siamo cresciuti insieme. Il numero 24? E' la data di nascita di mia moglie: mi sta portando fortuna. La mia pizza preferita, invece, è la margherita provola e pepe, però mia moglie cucina benissimo orecchiette con broccoli e salsiccia. Ultimamente, però, sono a dieta e non le mangio più".
IRROMPE MERTENS - All'improvviso arriva Mertens a disturbare la diretta. "Dai sempre fastidio, come sulle punizioni. Vedete cosa accade ogni giorno nello spogliatoio? Milik, Jorginho e Mertens, su, fatemi lavorare!".