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    La prima volta di Prandelli contro la Fiorentina: l'idilliaco binomio che ha fatto sognare Firenze

    La prima volta di Prandelli contro la Fiorentina: l'idilliaco binomio che ha fatto sognare Firenze

    Fiorentina e Prandelli, un amore che mai scomparirà. E con l'avvicinarsi del primo scontro tra le due parti, a 'Marassi' per la partita tra il Genoa e i viola, a Firenze si celebra un idilliaco binomio. Scrive La Nazione: "Guarda chi c’è, Cesare Prandelli, bresciano di Firenze temporaneamente a Genova dopo aver timonato la Nazionale, con successivi e non fortunati sbarchi in Turchia nel Galatasaray, in Spagna a Valencia, negli Emirati Arabi al comando dell’Al-Nasr. Corsi di lingue senza diploma e ora il salto in corsa sul treno rossoblù, magari non il top per chi ha frequentato ambizioni diverse, ma l’emigrazione negli stili non italiani è finita: «Ero nella nebbia e sono tornato nel sole», ha dichiarato Prandelli, che sa bene di dover riprendere contatto con un mondo perso di vista dopo otto anni di lavori in corso in altri mestieri (ma avendo sempre come base Firenze, dove ha comprato casa e ne sta ristrutturando un’altra con un grande terreno in posizione centrale). Sempre nel cuore della città, dopo l’addio del 2010. E ora con il Genoa quattro partite e quattro punti: 1-1 contro la Spal, poi la sconfitta per 2-3 a Roma e la netta vittoria a Marassi contro l’Atalanta, 3-1. Un altro kappaò a Cagliari (0-1) e gli applausi dei cronisti sardi, tutti in piedi nella sala stampa dello stadio: «La mia squadra merita 5 e mezzo, c’è ancora tanto da lavorare, la sconfitta ci sta». Un signore, Cesare, abituato agli applausi politically correct: perché Prandelli è uno che si fa volere bene – anche troppo secondo i suoi nemici – con uno stile che sa misurare le parole".

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