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    La posizione di Gattuso, il rapporto con Gazidis: Milan, la verità su Wenger

    La posizione di Gattuso, il rapporto con Gazidis: Milan, la verità su Wenger

    • Andrea Distaso
    Non sono bastate tre vittorie consecutive, che hanno consentito al Milan di piazzarsi a quel quarto posto che rappresenta il vero obiettivo di inizio stagione, a riportare il sereno sulla panchina di Gennaro Gattuso. Sotto contratto fino a giugno 2021, il tecnico rossonero è un uomo scelto dalla vecchia proprietà cinese e dalla precedente dirigenza guidata da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli ed è consapevole che molte delle possibilità di conferma al termine della stagione passeranno dalla qualificazione alla prossima Champions League. E in un contesto all'insegna dell'incertezza e della precarietà, nelle ultime ore sono rispuntare da Oltralpe e in particolare da France Football le voci su un forte interesse del Milan per Arsene Wenger.

    IL RAPPORTO CON GAZIDIS - Indiscrezioni che nascono dalla volontà di Elliott, attuale proprietario del club di via Aldo Rossi, di affidare il nuovo corso a un allenatore di respiro internazionale, un profilo che si sposa alla perfezione con quello dell'ex tecnico dell'Arsenal. Un nome tornato di moda dopo la comunicazione ufficiale da parte del Milan della nomina di Ivan Gazidis come prossimo amministratore delegato dal 1° dicembre, personaggio che ha condiviso con Wenger 9 anni ai Gunners. Un rapporto stretto che però negli ultimi tempi, in coincidenza col tramonto dell'era dell'allenatore francese all'Emirates, si era fatto decisamente più freddo e controverso. Come evidenziato da un articolo del Guardian del maggio scorso, l'enorme potere acquisito da Gazidis nel suo ruolo di CEO con competenze che esulavano dal contesto commerciale per sconfinare in quello sportivo ha finito per metterlo in sempre più forte contrapposizione con Wenger.

    VETI CONTINUI - L'idea del manager sudafricano era di costituire un gruppo di esperti che gestissero i vari aspetti della vita societaria, compreso di quelli tecnici, ma il rapporto molto stretto tra Wenger e l'azionista di maggioranza dell'Arsenal Stan Kroenke ha finito per porre una serie di veti continui che, per la stampa inglese, avrebbero finito per condizionare il processo di rinnovamento del club londinese. Gazidis temeva a tal punto di affondare insieme al suo ex allenatore tanto da provare di tutto pur di mettersi in buona luce agli occhi della proprietà, come dimostrano le nomine dell'ex dirigente del Barcellona Raul Sanllehì e dell'ex Dortmund Sven Mislintat come capo degli osservatori. La chiamata del Milan nei mesi scorsi e l'offerta irrinunciabile messa sul piatto da Elliott ha poi cambiato qualcosa nel suo piano di scalata dell'Arsenal, ma ha inevitabilmente creato un solco nella sua relazione con Wenger.

    IL PSG SULLO SFONDO - In questo quadro, infine, si inseriscono le ultime rivelazioni di Football Leaks, che riguardano pure il futuro dell'allenatore francese. Si fa riferimento in particolare ai contatti costanti col patron del Paris Saint Germain Al-Thani, che da tempo sta valutando una rivoluzione nella direzione dell'area tecnica, dando il benservito ad Antero Henrique e offrire un incarico proprio a Wenger. Niente più panchine dunque per il 69enne, ma un ruolo di raccordo tra campo e dirigenza e di supervisione nei confronti di Tuchel. Niente Milan dunque, apparentemente, nel suo futuro, ma la posizione di Gattuso resta in discussione da qui al termine della stagione. Tre vittorie consecutive non sono bastate.

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